Ora c’è chi, vivendo
in un dove e tra chi
è gente di benessere,
in un mare di moltissimi poveri,
con irosa gelosia,
erge effimere barriere all’altro,
e non solo geografiche,
ma anche parla alla paura
per il diverso, di costumi, tradizioni
incompatibili e di lingue e religioni estranee.
E questo in una ingorda avidità
nazionalistica o di regione perfino.
Così i respingimenti dei migranti da noi
e da altri la cacciata dei nomadi…
o quant’altro in un neo materialismo,
in fondo solo stolto e basso,
una accanita astuzia
pensa d’odio per il diverso e lo scomodo.
E forse c’è già chi,
non certo di vera cultura,
senza vere radici cristiane,
dispone del destino nostro
di popoli affratellati…
E ci vuole ricacciati in altra epoca,
a difendere città, province e patrie,
daccapo l’un contro l’altro,
una accolta di lupi.
Mentre nel sogno del dio,
l’umanità tutta è un’inscindibile famiglia.
Allora nessuno dovrà rimanere
e muoversi nella selva,
che, spenta la luce greca e di Roma,
già data generosa al mondo,
barbarie, stupidità e ignoranza
delle ragioni del dio, vogliono
orrenda e scura sul mondo.
Ma è anche ora che, nel suo piccolo e poco,
ciascuno rispetti l’altro,
e s’adoperi per un destino
armonizzato degli uomini tutti,
per l’affratellamento dei popoli tutti.
Allora forse un’umanità nuova,
sarà come un unico fiore,
che s’apra al sole divino,
in una sola patria,
il mondo tutto!
in un dove e tra chi
è gente di benessere,
in un mare di moltissimi poveri,
con irosa gelosia,
erge effimere barriere all’altro,
e non solo geografiche,
ma anche parla alla paura
per il diverso, di costumi, tradizioni
incompatibili e di lingue e religioni estranee.
E questo in una ingorda avidità
nazionalistica o di regione perfino.
Così i respingimenti dei migranti da noi
e da altri la cacciata dei nomadi…
o quant’altro in un neo materialismo,
in fondo solo stolto e basso,
una accanita astuzia
pensa d’odio per il diverso e lo scomodo.
E forse c’è già chi,
non certo di vera cultura,
senza vere radici cristiane,
dispone del destino nostro
di popoli affratellati…
E ci vuole ricacciati in altra epoca,
a difendere città, province e patrie,
daccapo l’un contro l’altro,
una accolta di lupi.
Mentre nel sogno del dio,
l’umanità tutta è un’inscindibile famiglia.
Allora nessuno dovrà rimanere
e muoversi nella selva,
che, spenta la luce greca e di Roma,
già data generosa al mondo,
barbarie, stupidità e ignoranza
delle ragioni del dio, vogliono
orrenda e scura sul mondo.
Ma è anche ora che, nel suo piccolo e poco,
ciascuno rispetti l’altro,
e s’adoperi per un destino
armonizzato degli uomini tutti,
per l’affratellamento dei popoli tutti.
Allora forse un’umanità nuova,
sarà come un unico fiore,
che s’apra al sole divino,
in una sola patria,
il mondo tutto!
Nessun commento:
Posta un commento