giovedì 26 gennaio 2012

Una favola da vivere

Se vero un qualche interesse 
hai per me, certo hai nel 
cuore un posto per le favole. 
Crescere esso vuole, stiparsi 
di parole e piccole cose già 
accadute o solo fatti vaghi 
tuttora, come quelli dei sogni, 
che fuori venir vogliono per 
farsi ricordi preziosi. Presto 
diventeranno una folla e ti 
suggeriranno sentimenti, 
reazioni, pensieri forse 
contraddittori e ambivalenti, 
che delineare cercano 
quest’uomo. Vorrei saperti 
dire in un linguaggio piano, 
consueto, quello che dentro 
ho, sì, il cuore è il luogo dei 
miei segreti e nessuno facile 
vi sa leggere. Ecco, qui uno 
che forse viver vorrebbe 
nell’immaginario, un bambino 
in fondo, che rifiuta l’obbligo 
faticoso di una personalità 
unitaria e coerente da adulto. 
Uno che non si rassegna al 
paradigma che il suo conscio 
sceglie per lui ogni giorno, sì, 
un abito dignitoso che gli 
cuce apposta, ché lo 
armonizzi con le aspettative 
di una società, in cui però 
vive con disagio, e che 
s’aspetta vederlo così come 
lo crede, ma quello che in 
fondo non è. Piuttosto correr 
vuole ai cattivanti allettamenti 
della sua fantasia accesa in 
cui capolino fa il suo 
inconscio, con contrasti, 
apparenti illogicità, cose 
elevate o meschine, ma di 
cui vergogna non ha, ché 
tutte sanno di libertà. Sì,ecco 
uno che vive nel sogno per 
esser libero e ne paga un 
prezzo, il rischio del ridicolo. 
Ma ancor è sfuggente per la 
coscienza tua, per ora mal 
delineato è quest’uomo 
bambino, uno di cui non sai 
se fidarti, uno forse da 
prender sul serio o solo 
sorriderne per le vaghezze 
sue. Sì, proprio egli si sente 
al tuo giudizio come uno di 
quei pesci della vasca antica 
del parco, che a boccheggiar 
vengono alla superficie 
dell’acqua che vi stagna 
verde d’alghe, solo se non si 
sanno osservati, ma che 
pronti sono a fuggir via in 
profondità se piccolo rumore 
si faccia. E come 
nell’avvicinamento incauto al 
luogo dei pesci si rischia di 
non veder nulla,ché nascosti 
quelli stanno, così 
quest’uomo rischia 
l’incomprensione, ché di 
fuggir tentato è alla latebra 
sicura dei pensieri suoi, 
timoroso che l’anima tu gli 
legga incauta, come quando 
bambino, timido, già 
l’immaginare di avvicinarti 
era per lui appagante e 
null’altro tentar voleva. Ma 
qual sia il giudizio che ne 
potrai dare, servirà 
comunque. Crede egli in un 
posto speciale senza tempo, 
di là da queste cose 
deludenti del mondo nostro, 
in cui tutti diranno schietto, 
senza ambiguità, e si verrà 
accolti e ricambiati sempre. 
Tutti vi saranno ammessi, ma 
occorrerà riconoscersi in 
quella forma nuova che a 
ciascuno sarà data. E va 
bene tutto, ché ogni vissuto 
di qui prologo ne sarà, o 
amicizia fino all’amore, o 
scherno, disprezzo, odio 
perfino, ché tutto si muterà in 
bene in quel posto speciale 
dell’amore per amore. Da lì 
forse vengono le favole, 
anche quelle belle per lui, 
che, chissà, forse talora si 
racconta, bambino 
fingendosi, in quelle la 
presenza tua volendo, 
volutamente ingenuo, 
nell’addormentamento. Ma 
non va bene l’indifferenza! 
Ecco il vero peccato senza 
perdono per la fata delle 
stelle che là regna. Allora 
non essere indifferente a 
questo cantastorie, che da lei 
con sé ti vuole! Vivi una 
favola, fruga tra le nuvole, 
insegui le stelle, innamorati 
delle lucciole! Sì,quest’uomo 
strano, un acchiappanuvole, 
ti invita al sogno, e vuole lo 
viva con semplicità e 
innocenza come da 
bambina, ché alla gioia 
d’allora vuole tu torni. Sì, 
una favola bella che sciolga 
nell’oblio i groppi amari che 
t’hanno resa triste e rivivere ti 
faccia i soli momenti belli 
e le parole di chi t’ha amato, ti 
richiami preziose. Simile sia 
a quella che vive la piccola 
donna sua, vaga tra i fiori e 
gli uccelletti del giardino ove 
è usa stare, eterna incantata, 
ché alle sue storie forse 
crede davvero, chissà, o solo 
l’illude ! Ma le sue solo favole 
sono, briciole di sogno, vuoi 
saperle tu pure?

2 commenti:

  1. Quanta tenerezza in queste riflessioni profonde... Complimenti! Mi viene in mente una frase che dice:"Siamo angeli con un'ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati"... (L.De Crescenzo) Questo l'augurio che porgo ...
    https://picasaweb.google.com/lh/photo/vnv2R75OUegYAE_2nFyiRdMTjNZETYmyPJy0liipFm0?feat=directlink

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    1. Grazie. Belle le parole, assai bella la foto dei due gabbiani che paiono sostenersi nel volo. Non immagini quanto appropriata. Il mio è un invito a uscir dalla realtà e a salire sulla mongolfiera del sogno. Prosaica la prima temerario forse il volo promesso a mistico amore. Verrà accolto?

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