giovedì 5 gennaio 2012

Amore umano e divino

Sempre, quando non torni deluso
a chi ne propone la passione all’altro,
si concretizza qui l’amore…
e sempre un sogno ha, che i due diventino
amante e amato allo stesso tempo,
indistinguibili così, e perciò una cosa
vivente sola! Sì, è proprio questo il sogno
quando cuori si siano fatti così vicini
e vivano tanto in sintonia da scambiarsi,
se ciascuno può dirne, è il tuo il cuore,
che mi palpita dentro e tu vivi del mio! 
Ma in questo suo sogno anche una perfetta unione
sempre teme le freddezze possibili, 
sebbene momentanee, ha paura dei distacchi
anche temporanei, trema agli allontanamenti,
anche di poco, paventa le ombre immancabili…
E’ questo il tormento, dolce però,
del volersi bene quaggiù! 
Ma quante unioni pur dissolvono! 
Quanti sogni scemano o son dovuti
finire improvvisi in amari risvegli! 
E la volontà, eroica in tante circostanze,
pur nulla ha potuto, ché tutto s’è fatto
surrogato illusorio, e l’amore, pur vero,
come fosse mai stato! 
Sì, morta la vitalità di quei cuori,
la felicità, che a quelli rideva, s’è spenta!
Gioia finita misera, e la tua presenza,
icona del dio, dissolta! 
Come è stato possibile?
E per me ci sarà un risveglio amarissimo,
ché lei, la donna in cui ti vedo, più non abbia accanto?
Ma, dirò, io appena l’ho amata
ché, dice il poeta, s’è fatta subito sera! 
O quanto m’ha distratto questa vita! 
Penombre, luccicori, abbagli,
o vento di scompiglio tra le pareti del cuore! 
E di questo passato par ora morire…
Sognando, vorrei fosse possibile
ricominciare quest’amore, altrove, sott’altro cielo,
in un’ epoca nuova, ché lei stessa incontrare
e forse bambina, come qui non è potuto
accadere…Sì, proprio la favola
di cui innamorato sono fin da bambino,
vivere! Ma forse, pur vivendo quella favola,
ancora sbaglierei, poco amando…
abbagli ancora, balenii inconsistenti,
apparenze fuggevoli, illusori diversivi,
bassure, agghiacci d’egoismo…
No, meglio sperare, sognando,
che la gioia tua, che concretizzi in noi per noi,
tu vuoi continui a rispendere laddove vivi,
più della luce che or ora ride in quest’aria tersa
mattutina. Sì, or che tutto oggi si risveglia al sole,
mi rinasce la speranza di vita per noi in te! 
Sì, noi povere creature tue,
elemosiniamo stille d’amore dal tuo divino,
ché mai muoia il nostro solo umano! 

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