sabato 27 maggio 2023

Perdono umano e divino

 

Il perdono di Dio si attua attraverso una catena di perdono di uomini verso altri. Come? Tenterò di spiegarlo con quello che m’accade. Eccomi alla mia ultima età con un pressante desiderio di pace. Non la ha qui consentita questo mio vivere travagliato, ma la raggiungerò nella vita futura? Ho, per avvertire consolatoria questa possibilità, necessità di sicurezza del perdono divino. Lo otterrò, ne sono certo, col chiedere perdono a chi qui ho offeso, non altrimenti! Lo chiederò, pentito, a chi ricordo e a quelli che la pietà del tempo m’ha fatto scordare. Le persone cercate dovranno necessariamente aver scampo nel mio purgatorio, altrimenti se assenti, mai sarò mondo dagli affanni miei e dalle conseguenze loro e non raggiungerò Dio nella pace sua. La mia necessità fa quindi scampare da lor danni alcune persone che dovrò incontrare nel mio primo futuro, il transitorio. Quelle a loro volta avranno il mio stesso sentire verso altri con il pungolo del pentimento e di dover chiedere loro perdono. Ecco la catena che farà popoloso il mio mondo nuovo, sebbene limitato nel tempo suo, prima dell’eternità d’amore, compimento sperato che darà significato alla vita, la mia e di molti!

venerdì 12 maggio 2023

Dio, padre e madre.

 In questa ormai mia tarda maturità, Dio è per me non solo padre, ma anche madre. Sì, come dico nella preghiera, pater et mater amor. Oggi, che tanto è il tempo alle spalle e più bisognoso d’attenzione sono dalla compagna, mi ripeto però una domanda: Perché questa realtà tanto problematica, come pregna di solo male ancora mi appare? Io, che conosco per lei da tanto l’amore, mi rispondo: Perché vi nasca l’amore, il cui calore tutti avvertano e dai cuori loro diffondano. Sì, è per amore che sacrificata da Dio, padre-madre, fu la vita di Gesù e siamo ora tutti figli di sua madre, Maria. Ma che è l’amore qui se non condividere la gioia e i disagi dell’altro, di ogni altro se nell’anima ci è entrato l’affetto loro per tutti? Ma non basta chiederselo ancora con la stessa risposta, occorre viverlo! Vivere l’amore è per me oggi vivere, e fatto s’è anche speranza d’un mondo assai diverso, quello del perdono-amore. Il perdono da chiedere a mia madre, a mio padre, a mio fratello smarrito da piccolo, che spero non aver delusi in tutto. Anche alla piccola dirimpettaia del miei sogni d’adolescente, cui mai dissi parola, ma per lei tanti i sospiri, alla sola di questa vita, che è dolcezza di oggi ancora, cui tanto dico di inutile, ma che è nei sospiri se m’è lontana! Ho amato, amo abbastanza, sono degno della speranza, che mi vive dentro, d’amore eterno?