Qui nel mondo del
nostro vissuto, ogni accaduto ha testimoni o parlanti, che ne
sappiano riferire, o non vogliano, e altri per loro natura muti, o
non averne del tutto. Ma qualcosa c'è pur stato, lo scenario non è
più lo stesso! C'è molto o poco di diverso, mai prima, cioè novità
o di simile ad altri fatti che fatto hanno la storia di qui. Ma
questa storia pur si svolge e questo mondo non ha autocoscienza,
memoria talvolta, condizionando talora i passati avvenimenti, i
novelli. E allora si sta tutto svolgendo sotto una regia, che
accoglie le novità e scusa le ripetizioni o questa pur c'è ma nulla
suggerisce? Rispondo partendo di lontano.
Benché questa donna
, che deciso ha di starmi accanto, tutto spartisca di me, vicende
belle o buie, ci sono in lei certo desideri, aspirazioni taciute, che
svelar non può, compromessa allora la meraviglia del vedersele
concretizzate. Una donna è così, molto tace e custodisce in sé
beni preziosi o che tanto, realizzati, significherebbero per lei. Ma
benché io abbia desiderio che felice sia e tenti di scoprirli, non
so come aprirne lo scrigno. E allora devo ammettere che una parte di
lei, che conoscer non posso, mi è estranea, perché geloso celata.
Allora non posso che amarla nel solo modo qui consentito, incompleto
quindi, imperfetto, e la parte sconosciuta di cui ho sentore a ogni
sguardo o sospiro, è un manco che assume per me la consistenza del
sogno, preziosità desiderata eppure vietata. Sì, sogno la
completezza d'amore, al momento inappagata, di vivere tutto della
sua bella anima. E tanto vorrei che questa nostra favola fosse
altrove, in altra epoca rivissuta e senza veli posticci! Ma cosa, chi
lo permetterà? Chi tutti e tutto ama e soffre di ogni incompletezza,
ogni manco, ogni modifica, ogni interferenza nel suo piano, che è
d'amore!