Di
chi ci sta accanto finiamo col conoscere, o intuire, bisogni,
desideri, speranze, e ben lo chiamiamo prossimo. Perché c'è? Forse,
sentiamo, col cristo, imperativa una risposta a quel che chiede o
tace. Allora nel soddisfare, o almeno tentandolo, le necessità
dell'altro, possiamo amare nella concretezza il dio, altrimenti
sconosciuto, e per questo ci è stato da lui stesso donato come prossimo! Chi è
l'amore abbisogna d'amore! Allora è per questo che tutto, questo
mondo con tutti noi, gli appena esentati e chi è nella pena del
bisogno, esiste?
venerdì 28 dicembre 2018
domenica 9 dicembre 2018
Giudicati sull'amore dall'amore!
Per
noi, credenti o non, il giudizio! Giudicati saremo sull'amore. Ma chi
ne è vissuto pienamente non sciupandosi il cuore in altri interessi?
Io ho sempre, nelle diverse epoche di vita amato! Sì, una donna, ma
forse non abbastanza, come la dedizione dell'altra avrebbe meritato,
o non ho saputo lottare l'apparente, ma superabile, sua indifferenza!
Ma non ho rimpianti, ancora guarito da donna, questa mia! Con gli
altri tutti, il prossimo, ho tentato l'amore comandato! Sono
tranquillo? Niente affatto! Ho chiesto all'amore stesso perdono, ché
il male nasce in chi ne difetta, e questa tentazione non deve avermi
mai completamente lasciato, ché manchi ho avuto e ho, d'amore. Ma
occhi, teneri con me quasi sempre, mi guardano pazienti, occhi
appassionati di donna, di sposa, di madre, occhi che vedono in me il
loro tutto. Sfidano la mia apparente indifferenza, seminano daccapo
speranzosi la mia aridità di vecchio! Ed ecco, miracolo, rinascermi
qualcosa, tenera piantina dapprima, ma che subito ben radica e si fa
vigorosa! Che è? È ancora l'amore! Per chi, per che? Per questo
cuore caparbio, che mi sta di fronte con occhi or teneri or severi,
per gli altri, gli indifferenti pure, per la vita tutta, anche per la
passata peccaminosa, senza iniziative o risposte d'amore e per quella
d'oggi, aperta di nuovo alla speranza!
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