giovedì 23 giugno 2022

Dio immanente nella natura.

 

Quand'ero assai giovane, puro nel cuore, colmo dell'ingenuità che può riempirlo, la natura tutta, ché fortuna avevo di viverla, tanto amavo. Tutta di campi assolati, di erbe e fiori belli dipinti, la ricordo. Certo ero che tra tutti, un fiore avrei più amato. E lo trovai. Piccola bambina era, trasandata tutta, incurante di sporcare il bel viso e presto l'abitino che solerte mamma le faceva indossare ogni mattina, e dalle stesse mie cose rapita. Amabile davvero! Ma me la portarono via e deluso e inebetito rimasi. Col tempo l'avrei pensata da me ancora amata, chiunque amata l'avesse e me avrebbe lei amato a chiunque ricambiato avesse affetto. Ma può pensare così solo Dio! Ama per chiunque ci ami e a chiunque ricambiamo affetto, è lui che amiamo. Ma senza diventare di Spinoza seguace, lo penso immanente nella natura per farsi persona dal cuore colmo dell'amore che possiamo ricambiargli. Fa il suo a misura del nostro cuore! Io per il cuore di questa mia piccola donna che m'ha dato, l'amerò più ancora, mio facendo l'affetto che noi due gli dobbiamo per aver vero conosciuto e vissuto l'amore, nel regno suo che tutti attende. 

giovedì 16 giugno 2022

Povertà e futura ricchezza di una vita

 Quando una vita finisce, chi le è stato prossimo ne testimonia gli affanni, i travagli subiti, ma anche provocati in altre vite, per lo più involontari, e ne conosce la povertà. Così la mia per ora povera vita e come la valuterà la donna mia. Perché è vero che il tempo attenua la tristezza delle memorie, vivide al momento, e quelli su cui vero soffermarsi, rimangono i ricordi di bene. Che spinge a valutarli nella dovuta luce se non l’amore? Eccolo nascere da apparente brulla terra e alimentarsene, vivere come pianticella in avaro ambiente. Non lo ricorda anche chi affanna nel deserto, bramando poca acqua di cui sopravvivere? Dell’ottenuto sopravvive. Così ne vive chi sa che il bene per ora solo da lui magnificato in chi ha amato, si svelerà un giorno nel mondo nuovo promesso, grande da far prorompere la gioia che ora è in cuore trattenuta, appena manifestata. Un bene per ora solo da raccontare a se stesso, dai più per ora incompreso nel suo vero significato, ma degno allora di star tra i magnifici, quelli da Dio amati.