domenica 24 giugno 2018

L'amore avvertito è il già posseduto

S'afferma l'alba sempre più e gli uccelletti che l'annunciano, han da tempo smesso lor richiami d'intesa amorosa. Tutto fuori deve essere immerso in un chiarore diffuso, che sempre più si rafforza. La compagna dorme ancora e io guardo da un po' il cristo ieratico, che abbiamo sulla parete di fronte, alla poca luce che qui filtra. La sua figura ai miei occhi deboli appare confusa, né ben percepisco il suo sguardo severo, che m'è ben noto. Poco al momento è quel che riesco a saperne, sol quello che nelle attuali condizioni, gli posso attribuire e cui deve supplire il ricordo. Ma così deve essere anche del suo amore, conosco il poco che le condizioni non più esterne, ma quelle del mio cuore permettono di saperne. Sì, dev'essere così, sappiamo di quelli del cielo, del loro interesse, del loro affetto per noi solo quello che il nostro sentito per loro ne lascia avvertire! Quando si vive un amore, gioia e pene dell'un cuore traboccano nell'altro, nella misura in cui cui il ricevente già le sente sue nel suo affetto. La piccola donna del cielo sa di me quello che questa donna percepisce, molto perché tanto il sentito da quel che ha nel cuore per me. Perché lo so? Si avverte dell'altro quel che l'amore che possediamo ci rende disposti a ricevere! Perciò so che è tanto il loro amore per me perché è così che le amo!




domenica 10 giugno 2018

L'incontro


Avete mai udito il canto di uccelletti innamorati a primavera, di primo mattino, all'albeggiare del nuovo giorno, quando la luce ancor non ha vinto la notte? Dovreste! A noi succede da quando abbiamo deciso irrinunciabile la campagna e la nostra sta su una collinetta propaggine dei monti del golfo che qui scendono al mare. Cantano forse non più per la meraviglia di compagne, potenziali ancora, o per rassicurarle della loro scelta, ben fatta, ma forse per la felicità di star vivendo l'amore. Saremmo soddisfatti con analoga manifestazione di felicità per quella che ci è rimasta accanto nonostante la nostra mediocrità? Eppoi l'amore umano è un sentimento assai complesso, include altre persone, animali, piante, paesaggi perfino! Come definirlo? E L'amore del dio che è? Dovremmo conoscerlo per il solo amore che resta mistero! Ma per noi venne qui dal cielo un inviato dal dio a dirci dell'amore e della felicità del viverlo come preziosità che non ha pari. Lo sapemmo allora, lo sappiamo oggi? Alcuni dicono, con la forza di averlo sperimentato, che è necessario incontrarlo. Come, quando? Nel rito tramandato e aggiornato per renderlo comprensibile, è possibile ai vero devoti un incontro collettivo forse, ma quando il personale? Forse nella preghiera? Questa può essere desiderio di incontro o sua anamnesi, ma come l'incontro? Credo, vivendo come attuali le sue parole! Che suonano, Amate tutti, anche da chi male aveste! Allora vivere quest'amore sollecitato non è facile, non è quello per il tu di cui canta l'uccelletto, è più! E viene  nella vita di oggi ancora quel qualcuno a dirci del desiderio del dio di essere amato così. Non si opaca la certezza che ne abbiamo nel vissuto, se ci ripetiamo, Devo, voglio amarti come vuoi! Allora se l'incontro è irrinunciabile, mi chiedo può chi ha raccomandato quest'amore nonostante il  nostro spesso opaco vissuto, scordarlo quando sarà a giudicarci? Egli ama dell'amore che ha voluto per noi e così il dio. Può l'amore contraddirsi? Sì, quanti, troppi errori in questa tribolata vita, fino a poter vivere come suoi nemici (sic!), ma il suo perdono è un atto d'amore che ha preceduto la nostra inadeguatezza all'amore, il nostro deludere le sue aspettative, il nostro tradirlo! Tutti dovremo essere rieducati all'amore! Allora tutti saremo con lui nel suo oltre, che è già qui se ne facciamo vivere ora l'amore!