Credo che il cielo stellato abiti la storia mia tutta,
ancora parlandomi. Che fare perché anch'io abiti la storia sua, con
quale risposta lo farò oggi? Ecco, stasera di nuovo lo stellato di
questi giorni, che paiono di imminente primavera e, pur pungente la
notte che avanza, io ne resto incantato. Ma è già la sera di San
Silvestro, sono rari ancora e saranno tanti i botti, ma anche le
assai belle crepitanti stelle cadenti, che coloreranno di tanti
brillii questa notte. Ma immutabile è il mio cielo, forse perché
anche sognato. Esso sicuro sta sopra il soffuso delle luci della
nostra cittadina, povero però dei brillii suoi. Ma anche è quello
di quando, bambino, ricco assai pareva di fiori, dove più e meno
luminosi altrove, ché povere erano le luci artificiali allora. Tutto
pareva un prato e, favola di mia madre, accolto aveva mio fratello,
novello fiorellino. Eppure in giorni recenti tutto nuvolo e buio è
stato. Ma oltre, esso viveva e vive delle stelle sue di sempre e, io
continuo la favola, delle aggiunte premature in questo tempo
d'epidemia. Sì, io sogno e cullarmi così, vivendo la favola bella,
raccontandomela ancora, mi dà serenità e gioia un po'. Perché così
so che lì è chi ne vive, una tutta bella, che le nuove stelle
accoglie! Benevola ora lo fa con le mie povere parole, e ricche e
come scintille per lei diventano, vere stelle di San Silvestro!
Perché? Forse ché io prego sì per chi mi dà gioia ancora ora, tra
tutti la donna mia, o per chi me ne ha data, ma anche per chi tentò
di spegnerla! Sì, essi si sono tutti fatti splendori del cielo, ché
Dio e la bella che lo significa, amano tutti! Basta chiedere umili, e
io lo faccio per quelli miei, ma anche per errori d'altri, subiti da
me, ma certo da me provocati, e farlo in prorompente necessità
dell'anima. Che? Perdono! Sì, viviamo tutti della grazia così
concessa, è la favola mia d'oggi, e se ne arricchisce il cielo e ne
parlano le stelle! Dicono che ci attendono, ché, e lo dice il Cristo
risorto, finisce il male! Lo sperato suo diventa mio, ma non ha più
confini, varca anche quelli di questo mio cuore. Sì, è proprio il
cuore che me ne parla, me lo fa scrivere, me lo grida dentro!