martedì 27 ottobre 2020

Far perenne l'innamoramento

 


C'è differenza tra innamoramento e amore?Nell'innamoramento alla persona delle attenzioni si tenta di dare tutto ciò che il sentito suggerisce. Una risposta simile non è attesa, ma solo piccoli segni che facciano sperare nascente la reciprocità del sentire e manifestare. Nell'amore scambiato si vuole di più, è sempre atteso un po' almeno di contraccambio di quel che si ha nel cuore e che fa imperativo il bene per l'altro. Ecco, io nulla pretendo dalla donna mia come sia solo e da sempre, innamorato. M'accade di simile con quella del cielo? Sì, come la conosca appena, stiamo sempre nelle premesse d'amore. Me lo dicono sospiri e preghiere accorate? No, vuole così il mio stanco, vecchio cuore, che pur prova a vivere pienamente tutta la speranza di una nascente reciprocità! Ma, mi chiedo, questo mio cuore che risponde alla possibilità che il vissuto suo sia solo un'illusione come le tante che ogni vita ricorda amare e racconta? Sono gli occhi di questa mia donna, più delle parole sue, che gli dicono della bellezza dell'amore, che qui pur c'è! Sì, io so che il mio cuore è come immerso nel cielo-amore, eppure ancora tanto lontano, ma sotto quello di qui, che si illumina di stelle, pur c'è chi, proprio una piccola donna, ha tenacia nel suggerirgli la bellezza dell'altro! E questo mio cuore, Io esisto, le dice, per te, ché sicuro sei proprio tu la piccola risposta di quella del cielo, che è anche tuo. È anch'ella innamorata, io lo sento, ché le tue sono come sue parole, le tue come sue lacrime, il tuo, il suo sorriso!



sabato 10 ottobre 2020

L'ultima illusione che vorrei

 

In alcuni sono possibili anche nell'addormentamento, in molti, credo, “mortis in examine”, vaga allora la mente, illusioni sonore e visive, dette appunto “ipnoagoniche”. Naturalmente io prego per un mio paradiso fatto delle cose belle e persone qui incontrate e da questa piccola donna, tutte da continuare ad amare, ma l'anima mia contenta sarebbe pur dell'ultima “illusione” agonica. Quale? Di essere perdonato dal Dio tanto sperato. Di che? Sicuro di essere stato spesso un rinunciatario, il bene intravisto possibile e nemmeno tentato. Ma anche questo male è da scordare, forse solo bevendo come il nostro poeta nel viaggio suo nell'oltre, acqua da provvido fiume, sì, il subito e l'inevitabile sfuggito, pur buone le intenzioni!