lunedì 29 luglio 2019

Il tu di Dio


Amore è vicendevole affetto. Quindi in ogni amore c’è un tu. Ma chi il tu di Dio? Forse il virtuoso, il santo? No, siamo tutti quel tu, chiamati ad esserlo dal nulla. Noi tutti, con il fardello delle nostre limitazioni, debolezze, miserie. Noi, con la nostra diffidenza scettica, che tutto vuol analizzare, vedere, toccare, prima del suo sì al bello al buono, che pur ci sono, nascosti, sopiti ma pur sempre meravigliosi, doni proprio per noi dell’amore divino. E allora se amati siamo comunque, non teniamoci dentro il nostro sentito, grande o piccolo quant'è. Diciamolo a voce alta o sussurriamolo, ma non riduciamo quello che abbiamo dentro per apparire mediocri, credendoci ben accetti in questo mondo, perché conformi ai dettami suoi. Noi non lo siamo, l’amore di Dio è la nostra dignità, la nostra ricchezza. Diamo a chi è più nel bisogno, ché più tanto non soffra, soprattutto ignorando quanto è amato, avremo vuote le nostre mani del poco potuto offrire, ma pieno il cuore!













venerdì 12 luglio 2019

Un volto, un fiore , un amore



Guardo questo volto amato come contempli nella meraviglia un fiore dai petali radiosi, aperti morbidi sotto a sole amico. E mi chiedo, ora che in questo giardino mi attrae un fiore come l'appena sognato, Sono tanto diverso da chi ha ammirato, annusato inebriandosene, un fior simile, anche in un tempo assai lontano? No, almeno per il fiore, che oggi come ogni antico, si sente osservato nello stupore, percepisce gli stessi gesti, le stesse loro pause e risponde col profumo suo, come ne sia felice. Se quasi nulla è mutato per il fiore, nemmeno è cambiato per l'anima, che è quella di sempre e respira quel che gli occhi fedeli le ripresentano affacciati a tanta meraviglia, la bellezza tutta in un solo fiore. E dimentica del male e delle insidie sue va, ora come sempre nella sua preghiera, all'amore di Dio, al suo perdono, alla riconciliazione con lui, che fa conoscere il bello, il buono da stupirne, racchiuso in un solo fiore! Ed è la pace, è la sua gioia di viverci e per la mia anima nutrirsi di quello che le dà questo fiore, che è il volto una di piccola donna, tenero d'amore. Sì, avanza l'anima mia, si avverte migliore, libera dall'uggia consueta e avverte questa sua vita di qui un viaggio fortunato, ché conosciuto ha l'amore. E questo suo fiore – volto, che l'ha destinata all'amore, le dà più ancora, è presagio della vera libertà, la più profonda, che avrà al chiudersi, forse non lontano, della sua finestra sul mondo, mondo racchiuso tutto in un solo volto, l'amato!