Amore
è vicendevole affetto. Quindi in ogni amore c’è un tu. Ma chi il
tu di Dio? Forse il virtuoso, il santo? No, siamo tutti quel tu,
chiamati ad esserlo dal nulla. Noi tutti, con il fardello delle
nostre limitazioni, debolezze, miserie. Noi, con la nostra diffidenza
scettica, che tutto vuol analizzare, vedere, toccare, prima del suo
sì al bello al buono, che pur ci sono, nascosti, sopiti ma pur
sempre meravigliosi, doni proprio per noi dell’amore divino. E
allora se amati siamo comunque, non teniamoci dentro il nostro
sentito, grande o piccolo quant'è. Diciamolo a voce alta o
sussurriamolo, ma non riduciamo quello che abbiamo dentro per
apparire mediocri, credendoci ben accetti in questo mondo, perché
conformi ai dettami suoi. Noi non lo siamo, l’amore di Dio è la
nostra dignità, la nostra ricchezza. Diamo a chi è più nel
bisogno, ché più tanto non soffra, soprattutto ignorando quanto è
amato, avremo vuote le nostre mani del poco potuto offrire, ma pieno
il cuore!
lunedì 29 luglio 2019
venerdì 12 luglio 2019
Un volto, un fiore , un amore
Guardo
questo volto amato come contempli nella meraviglia un fiore dai
petali radiosi, aperti morbidi sotto a sole amico. E mi chiedo, ora
che in questo giardino mi attrae un fiore come l'appena sognato, Sono
tanto diverso da chi ha ammirato, annusato inebriandosene, un fior
simile, anche in un tempo assai lontano? No, almeno per il fiore, che
oggi come ogni antico, si sente osservato nello stupore, percepisce
gli stessi gesti, le stesse loro pause e risponde col profumo suo,
come ne sia felice. Se quasi nulla è mutato per il fiore, nemmeno è
cambiato per l'anima, che è quella di sempre e respira quel che gli
occhi fedeli le ripresentano affacciati a tanta meraviglia, la
bellezza tutta in un solo fiore. E dimentica del male e delle
insidie sue va, ora come sempre nella sua preghiera, all'amore di
Dio, al suo perdono, alla riconciliazione con lui, che fa conoscere
il bello, il buono da stupirne, racchiuso in un solo fiore! Ed è la
pace, è la sua gioia di viverci e per la mia anima nutrirsi di
quello che le dà questo fiore, che è il volto una di piccola donna,
tenero d'amore. Sì, avanza l'anima mia, si avverte migliore, libera
dall'uggia consueta e avverte questa sua vita di qui un viaggio
fortunato, ché conosciuto ha l'amore. E questo suo fiore – volto,
che l'ha destinata all'amore, le dà più ancora, è presagio della
vera libertà, la più profonda, che avrà al chiudersi, forse non
lontano, della sua finestra sul mondo, mondo racchiuso tutto in un
solo volto, l'amato!
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