mercoledì 23 maggio 2018

Per chi la preghiera?


Io avevo, ragazzo, un amore, al tempo dell'ingenuità, ma smarrito. Dove è finito? Credo che da tempo viva in questa donna  appassionata. Anche quella dal cuore, forse a torto, pensato duro, che m'ha fatto vivere un amore assai poco felice, credo ancora nella stessa, quando insiste nei rimbrotti, ma forse, come quelli d'allora, ben meritati. Di più credo! Che se la mia donna voglia carezza, ogni altra desiderosa, ma negletta, inconsapevole la riceva, cioè senta comunque un bene, anche se non sa in quale forma e da chi le sia venuto. Perché? Ogni desiderio di bene, ogni suo povero tentativo di attuarlo, sono essi stessi un valore che sarà possibile ignorare, ma non cancellare dal destino di tutti, da parte di noi uomini. Viviamo d'amore, in una solidarietà ignorata di bisogno, e il bene a tutti viene da un dove, da un chi, cioè ha una fonte sua. Noi con le nostre azioni e con la preghiera, sempre preziosa, sempre opportuna, cerchiamo di indirizzarlo verso chi pensiamo ne abbia urgenza, ma è per tutti, ché  siamo assetati tutti di bene. E il bene non si esaurisce riempiendo un cuore! Mi piace pensare che quella fonte si esprima per lo stesso cuore recettivo e attento alle nostre richieste, che vive tra le stelle, ed è di donna! I desideri di bene fa concreti, li realizza e sono per tutti, ché ama tutti! Le mie povere parole ascolta e le serba nel cuore per dirmene di simili, ché ben possa comprendere quello che sente per me, quando? Allora che con questa mia donna sarò dove con lei abita, e saranno tutte parole d'amore!






venerdì 18 maggio 2018

C'è il dio senza il suo cristo?


Non so cosa pregare sia per gli altri, ma per me è trovare le parole giuste, semplici, immediate perché, gonfio il cuore, ne esca, facendone sollievo, un po' dalla sua pena e gliene venga speranza di superamento e di ritrovata serenità e fiducia nella vita. Ed è rivolta alla stessa fonte dell'amore, quello che qui tento di mantenere, al dio, che subito la fa propria e dirò perché penso che così davvero accada. Intanto assai spesso la risposta sperata non viene e il bene agognato resta sospirato, non potuto raggiungere. Perché? Credo per questa stessa realtà, che ha permesso la mia vita, tormentata nei suoi manchi d'amore e di supplice, che si frappone tra il mio desiderio d'amore e l'amore stesso, e per i peccati interposti da me e da tutti, che ne fanno più spessore e poca la fede e la speranza debole. Una realtà che permette sì all'amore di entrarvi, ma solo come egli stesso uomo del dolore, disperato nel patire come ogni altro, un povero cristo, un povero dio! È lui nel mio dolore, nella mia delusione per la mancanza di palese risposta dal cielo, ma che dà forza a nuova preghiera, mi fa accettare l'oggi e alimenta la timida speranza che sole novello sia già domani e venga a riscaldar cuore tanto deluso. Ma fa di più, rende assai probabile che la vita tutta abbia un senso, anche al più dubbioso, nonostante la sofferenza dei bambini e il dolore delle madri senza più lacrime. Senza il suo cristo non resterebbe del dio che un'idea vaga di persona, che, di fronte a tanto dolore degli uomini e dei viventi tutti, avrebbe vergogna della sua inanità e la sola dignità di fuggire nel nulla!


lunedì 7 maggio 2018

La vita e la sua Beatrice

La vita è come un libro dimenticato aperto al vento. Ne fruga le pagine, ne porta via le parole, dolci o amare, senza capirle! E di un cuore amante, gioie e lacrime, e i sospiri suoi. Per chi? Sarà la ragazzina con cui si correva per i campi ondeggianti d'erba e di sogni. Sarà la dolce amichetta dei primi anni di scuola. Sarà.... Sempre una Beatrice smarrita nelle farraginosità della vita! Per riottenerla, come al poeta accadde, occorrerà rivivere tutti gli impedimenti e superarli, e non solo i personali. Ecco il  sogno d'una vita novella, che lo consenta. Perché ciò che diventa qui insormontabile, il peccato personale o d'altri, ma subito, sarà rivissuto postumo. Allora nell'orrore delle innumerevoli varianti sue, il superarlo, per l'ausilio di chi qui solo avverte della pericolosità sua, ma per blateranti altri peggiori peccatori, farà l’anima degna di raggiungere quel bene alla sua vita di qui mancato. La sua Beatrice!
E chi qui ha creduto di averla, esplorata anima e corpo la donna del cuore? Conoscere il cuore di una donna è qui solo illusione, l'avrà  letto frettoloso come ottuso vento! Avrà bisogno di occhi ridiventati innocenti, rivissuti i peccati tutti, non solo quelli che fanno l'orgoglio di aver saputo e potuto!

martedì 1 maggio 2018

Le mie ferite




Che dirò finendo la vita di qui? Ecco, la mia anima combattuta ti affido, dio conosciuto solo per la tua “ rosa mystica”, vi leggerai quello che già conosci, anche la storia delle sue ferite, che qualcuno ha umettato per lenirle! Da chi quelle? Perfino da donne incontrate, perfino dalle poche amate, che col loro comportamento, accettato, desiderato o sofferto, sicuro parte della mia vita han scritto. Perché? Sempre le lor parole e i gesti hanno significato qualcosa, anche di inatteso, amaro a volte, e quelli delle amate, gioia nella tenerezza o dolore nei distacchi, ma anche la sofferenza, che sempre ha accompagnato ogni loro dono!
  E per me tu, piccola compagna, hai addolcito, inumidendole di lacrime e baci, le mie ferite! È storia del  nostro amore.