giovedì 23 giugno 2022

Dio immanente nella natura.

 

Quand'ero assai giovane, puro nel cuore, colmo dell'ingenuità che può riempirlo, la natura tutta, ché fortuna avevo di viverla, tanto amavo. Tutta di campi assolati, di erbe e fiori belli dipinti, la ricordo. Certo ero che tra tutti, un fiore avrei più amato. E lo trovai. Piccola bambina era, trasandata tutta, incurante di sporcare il bel viso e presto l'abitino che solerte mamma le faceva indossare ogni mattina, e dalle stesse mie cose rapita. Amabile davvero! Ma me la portarono via e deluso e inebetito rimasi. Col tempo l'avrei pensata da me ancora amata, chiunque amata l'avesse e me avrebbe lei amato a chiunque ricambiato avesse affetto. Ma può pensare così solo Dio! Ama per chiunque ci ami e a chiunque ricambiamo affetto, è lui che amiamo. Ma senza diventare di Spinoza seguace, lo penso immanente nella natura per farsi persona dal cuore colmo dell'amore che possiamo ricambiargli. Fa il suo a misura del nostro cuore! Io per il cuore di questa mia piccola donna che m'ha dato, l'amerò più ancora, mio facendo l'affetto che noi due gli dobbiamo per aver vero conosciuto e vissuto l'amore, nel regno suo che tutti attende. 

1 commento:

  1. Dio entra nella storia di ognuno e la fa sua. Fa suoi gioia e dolori che la riempiono. Così il cuore che speriamo di incontrare, possiamo capire e colmarlo d'amore, giusto nella misura!

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