giovedì 12 gennaio 2012

Destini d'amore

Alberi amici in questo bosco vicini stanno e taluni rami frammisti hanno. La brezza dal mare sale lungo il chinale e le fronde lor culla. Talora accade che foglie così si tocchino per poi tornar distanti. E' stato per poco quel contatto? Ma forse ha permesso che due, fatte vicine, sentore abbiano avuto dell'esistenza l'una dell'altra. E' metafora questa di fatti accaduti lontano che ora tentano l'oblio del tempo, ma di significato son pregni del poco che tu qui talor, da sembrar parca, concedi ad anime complementari. E quello che di te dai, pur fugge o sfugge! E io, continuando in questa, penso che tutto accadde come l'una a guardar l'altra tremula al sole e bella si stesse, ammirandola. Oh quanto meglio sarebbe stato che pietoso uccello nel suo nido d'amore utilizzate entrambe le avesse, strappandole a rami vicini che nuovi incontri non secondavano! Così tempo è trascorso e queste querce di nuove foglie si son rivestite e l'ammirata bella, tutta d'ombra han fasciata. Questa, qui senza calore e luce, nel gelo della notte s'è trovata, l'altra che di starle più vicina sperava e al sole, è stata più fortunata. Inutile prima si pensava, all'ombra costretta, poi piccolo, timido dapprima, raggio di sole l'ha colpita, venuto amore dall'amore che tu sei, e di quello è vissuta, alla pianta sua elaborati umori fornendo. Così di simile la piccola dirimpettaia vita ha alimentato generosa finché ha potuto. Poi, apparente abbandonata dall'amore suo, il sole di vita, la pianta sua, dimentica, solo l'ha tollerata...E' vissuta come ha potuto..., vita d'ombra, d'amarezze prodiga e carezze di amica brezza dal mare, avara. Quali surrogati del sole s'è inventata? Solo il sole lo sa, tu sola lo sai, che cercata e cercata, piccola e tenera ricordandola, l'hai tra le fitte fronde, che impietose, schermata l'hanno...
Quale per esse sarà il destino se vita tanto diversa hanno avuto?
Forse vento, che talor pietoso d'autunno gli alberi scuote, via a perdersi insieme le menerà lontano a un ultimo sole, e vicine o ricoprendosi un po', giaceranno...
Ma forse femmina d'uccello, innamorata, nido in questo bosco farà di primavera, davvero quelle proprio scegliendo perché letto di cova diventino. Paghe, insieme d'esser qualcosa al fine, scudo fatte ai nuovi nati, quelle, utili all'amore, così epilogo d'amore forse vivranno un po'. Povere foglie d'amore mancato! Nate distanti e diverse, non più vento amico avvicinarle volle, ma per poco il sole entrambe avvolse, l'una illudendo d'amore, l'altra forse indifferente lasciando, di lusinghe, nuovi raggi di sole pensate, vaga...

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