domenica 22 gennaio 2012

Amore lontano o vicino


Se mai tu, amore, divenissi lontano, ché rapito a te m’avesse la nera falena, vicino comunque ti sarei, tornato come eco o rimasto afflato nel tuo mondo, ché le stelle tutte, occhi che visto t’hanno insieme a miei, lì a guardarti sarebbero ancora, e forse gli occhi miei tra quelle allora sarebbero...E tornerebbe il vento a scompigliarti i capelli e la veste come accadde , piacevole il tuo imbarazzo per me, avido d’un tuo sorriso, e di quello vederti sorridere e così almeno concedermelo...Quanto tempo fa? Ora appena o come mille anni di sogno? Com’è strana la mente! Aver tanti ricordi quasi è come nessuno conservarne e sorrisi e carezze e parole tante quasi è come mai ci siano stati o mai dette, ché il nulla tutto vuol prendere, ché ormai l’età vuole essere quella che favorisce l’oblio e la confabulazione... Allora occorre ripetere le parole dell’amore, dirtele e ridirtele! E i nostri aspetti quanto già ora cambiati! Solo i sogni immutati! E io ti guardo donna matura e appena ieri eri adolescente! Grigi sono i capelli tuoi e i rimasti miei, bianchi sono. Eppure hai i diciotto anni dei nostri primi incontri, e so che, innamorata, con gli occhi d’allora, ancora mi vedi. E se la vita ha un senso, un che da esprimere con parole,ebbene vorrei siano state le mie per te, da ripeterti oggi, e le poche o tante tue che a quelle risposto hanno, e che dolci sempre mi suonano. Sono proprio le stesse che al vento di questo chinale ora dico,qual sia la forma in cui mi finga risolto, ché dolce brusio te ne venga quando esso passerà ancora tra i capelli tuoi. Vicino o lontano che io sia,tu allora il mio nome dirai e per quanto piano pronunciato, l’udrò e verrò, anche se solo tuo sospiro divenuto, a carezzarti il volto, ché la mia presenza tu avverta! Solo così, speranza ho di ritrovarti nell’immane spazio senza tempo, è la fede a dircelo, che attende le forme nostre quali saranno, purché qui l’amore nostro custodito avremo… E non ti turbi, ora che sai, che altra portar con noi vorrei dalla madre che attende chi l’ama, e che tanto generoso ha cuore di donna che se darle potremo piccolo amore, ne darà tutto del suo! Non è quello il luogo del suo per-dono, cioè della sua risposta oltre il dono, che sempre tornerà a chi a lei l’offra, come aumentato? Sì, luogo v’è del solo amore per amore, garanti ne sono oggi i nostri cuori, che imperfetti ospitano amore, pur d’indifferenza o da altre miserie talora tentati!

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