lunedì 2 gennaio 2012

A Mino Damato

Bambino, credevo che,
qualcuno morendo,
il buon Dio nuova stella aggiungesse
al suo firmamento.
Così a piccola lucente stella,
che lì pensavo per il mio piccolo fratello,
molte volte mi rivolsi fiducioso.
Poi la smarrii…
troppo soffuso di luci estranee
era diventato il cielo estivo!
E in una notte incantata sul mare,
ancora la cercai... vano,
 ché allora troppe le stelle 
e grandi e lucenti tutte,
ma certo c’era,
ché d’estate era quel tempo,
e a me giù guardava…
Ora ancora, per quelli come me
dell’ultima infanzia nella speranza,
nuovi lumi sono aggiunti
se la campana suona…
ma da qui non li si può vedere!
E certo novello samaritano
tra bambini malati,
è tornato fra le stelle,
ché la madre celeste,
la sublimis inter sidera,
suo lo ha fatto!

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