I nostri soldati caduti

Ma poi che deve esser questa vita?
Forse partire dall’umano
e trascenderlo per l’eterno?
Ma non sarebbe questa pia illusione?
Non sa d’egoismo la deprecazione del male
e poi uscir fuori dagli altri?
O deve esser piuttosto accettazione
di questo strano mondo,
che malvagio è,
ma con distrazioni di bene?
E così viverci come missione e milizia?
Ora i nostri poveri soldati caduti,
forse proprio questo dicono afoni,
diventati veri soldati di Cristo…
Nell’ultimo della loro giovane vita,
impegnati erano, onesti,
in una missione lontana,
confidenti in una causa,
che altri aveva pensato giusta…
Ma forse ora sono per la redenzione
di noi rimasti, di tutti, anche di quelli,
tenaci nelle loro convinzioni,
che lì li han mandati…
E invitano a un mistico viaggio che sia di una vita!
Sì, quello di chi sa di non avere
migliori convinzioni, e non tenta
di forzare a quelle, altri, che invece rispetta…
Ma solo a tutti guarda,
dai paduli di questo mondo d’ombre
e assai poca luce, e dice:
io tento di ben essere, nessuno opprimo,
tutti voglio nel bene.
Sì, del dio tento d’essere!
Solo se così, potremo raggiungere
nel seno del dio, i nostri, che lì stanno
dopo il loro sacrificio,
ché inutile non resti
e dimenticato presto!