lunedì 2 gennaio 2012

Ai medici caduti lontano

Chi è quella giovane bella,
candido vestita,
quasi di fiocchi di neve,
che le sue compagne avanza
e a piedi nudi, questo prato corre?
E chi i più tardi compagni?
Sono freschi fiori per te,
Signore!
Ella è colei che andar doveva sposa,
e che paura non fermò,
e a servire i tuoi poveri,
fu sollecito amore.
Gli altri con lei, solerti,
dello stesso candore vestiti,
lo stesso pungolo ha fin qui spinto…
Ma folli ragioni omicide,
li han or ora recisi,
e fin qui pietoso vento li ha portati.
E ora per l’aria profumata,
il loro canto è dolce,
e le loro parole soavi son per te,
ché tu al cuore li stringa!
Potranno mai tante lacrime,
amare di lutti, sciogliere la follia
di chi gran tuo profeta
mal interpreta e, bizzarro,
altri vuol opprimere e uccidere?
Forse lo potrà la dedizione
pietosa d’amore delle loro donne.
Cui, tenute nascoste,
quasi fiori troppo preziosi
per esser colti, tutto si vuol vietato!
Eppure son la sola speranza,
ché, innamorate del dio,
casti pensieri, e d’amore,
per te sono.
E, frementi, non li si può tarpare!

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