domenica 25 dicembre 2011

Tremolanti stelle



Tremolanti stelle di Dio, che a brillare mute nel cielo d'estate venute siete dall'immensità del creato,
che dite a me che stanotte non voglio dormire, ma continuo attonito a rimirarvi? Forse che eterne siete e che la morte è solo di quaggiù, attimo che non prevarrà? O forse, occhi dei nostri morti,
a raccogliere sogni di dormienti, pene di veglie e a leggermi l'anima venute siete? Le parole promesse all'amico malato, la preghiera santa, pronuncio lentamente... Potessi ripeterla, Ave efficace, tante quante voi siete! Sulla collina di fronte, nella casa dei preti, una sola finestra accesa da ore: qualcuno là veglia, forse lavora, forse prega, chissà! per una guarigione forse... e forse altri con lui. Tutti un po', per tutta stanotte dovremmo e così vorrei facessimo per ogni notte ancora per la nostra malattia che è mancanza di Dio! Come voi forse fate lassù, palpitanti, a mo' del mio cuore stanco... Sì, io vi ricambio un sorriso di speranza e non aspetterò l'alba imminente, ché Sirio è già salita alta e la Croce assai bassa declina e un chiarore diffuso s'annuncia, ma addormentarmi potrò e rivedervi ancora.

Nessun commento:

Posta un commento