martedì 27 dicembre 2011

A Maria



A Maria






Ma tu che tutti chiamano così che madre sei? Taci. E questi occhi vedono, eppure sono nel buio. E ho orecchie e sentono e parole capirei, ma questo vociare, rifiutato, s'è fatto brusio indistinto e gelido, come silenzio. E questa bocca dire saprebbe, ma è senza più parole e voce, che altri non ha udito o voluto, c'era troppo rumore! E nutrimento ricevo, e sì respiro, ma tutto sa d'amaro, e fame ho,
ma d'aria fresca, e non trovo. Occhi per vedere, ma che, ma dove? E queste orecchie, e questa bocca... Ho scordato, ma un respiro di madre confondere col mio vorrei, e tenerezza e le parole dette ad un bambino. Ho nostalgia di madre.
Sì ho occhi che non vedono, orecchie che non odono, polmoni senza respiro... Così ero nel grembo di mia madre, così nel tuo ora, Madre. Che io nasca e ti veda!

Nessun commento:

Posta un commento