sabato 21 luglio 2012

Un oggi d'amore

Quando al mattino svegliandomi mi torna della luce il miracolo, gli occhi subito ti cercano nella penombra e, non trovandoti, la voce mia, che se ne è stata tacita, subito il tuo bel nome pronuncia, ché richiamo ti venga. Sì, il cuore, che solo non sa stare, non chiede che di iniziare un nuovo giorno d’amore con te. Allora non chiederti se questo sarà, ma come sarà, quanto intenso, quanto pieno di palpiti e sospiri, quali parole e loro immagini oggi condivideremo e speranze e sogni, da riempirtene il cuore. Questo è un nuovo oggi d’amore! Ospite hai da sempre questo cuore, che non chiede se non che tua malia gli rinnovi, già con la presenza tua dolce, che sa fargli incantamento, e subito ti cerca, ché la tua premura affettuosa ridomanda e il suono della parole tue, quali siano, anche di nuovo rimbrotto, offrendoti sempre nuova materia il mio disordine e la mia condotta talora vaga. Sì, non chiede che di palpitare ancora, incantato alle piccole cose che la cordialità tua subito gli offre a cuore sincero, a cuore pieno. Sì, inizia di nuovo il colloquio delle anime nostre che va al di là delle parole dette, del suono e del significato loro, e tutto intorno mi trascolora, ché illuminarsi pare di luce che neppure la sopravveniente aurora mi darebbe senza averti ritrovato, quella che il regno trascorso di Morfeo certo ignora con le ombre e i fantasmi suoi, in cui pure dolce m’è stato l’abbandono sapendoti accanto. Ma come un vero sogno per quest’anima inizia rivedendoti. Anzi di più! Le accade ogni volta come se uno specchio le rifletta le cose che ha davanti, ma mute fino ad allora, ed essa possa ricomporre, solo con l’immagine amata, la chiave che reinterpreta il tutto, dando al tutto un senso, che altrimenti stenterebbe a ritrovare o forse perduto sarebbe per sempre, imprigionata rimanendo essa in se stessa. Sì, senza, nulla potrebbero dirle le tante cose che pur le si affollano intorno, ché nulla essa sentirebbe, avvertirebbe, vaga esplorando un mondo senza significato alcuno, in cui straniera s’avvertirebbe. Sì, nulla è quest’anima senza te. Fredda se ne starebbe e nel freddo non germina nulla, né pensieri, fiori di vita, né vita di pensieri, fiori, che ne tappezzano la via. Una via di sogno e d’amore! Sei tu la sua eterna primavera che tutto le infiora. E se lacrime ha di gioia nel ritrovarti, lascia che non me ne imbarazzi se imperlarmi vogliono il viso, a questa sua sola luce, come rugiada che al mattino tutto ricopre, ché ne brilli ai primi raggi del sole. E tu sei questo sole. Sì, questo sei, luce per l’anima mia altrimenti buia e negletta! E quando ti son lontano, lungi dal frastuono delle ore e penso alla bella del cielo, io è a te che penso e se vi penso pensarmi, questo vecchio cuore si imparadisa!   

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