martedì 3 luglio 2012

Farfalla del mare

Oggi spinge lontano un brezza leggera una vela latina sul mare, piatto sotto terso cielo.
E là dove il cielo si curva sull’acqua quasi a baciarla e i due si confondono per la foschia, quella par bianca farfalla volare come per occhi di pianto. Sì, talora oggetti tremolano se si pensa a chi s’ama, e sempre i miei umidi si fanno pensandoti, bella del cuore! Di simile la voce mi si fa con le parole che ti dico, incessante preghiera d’amore. Ecco donna sei reale sol per il mio cuore e talora donne di qui hanno per cuori innamorati simile concretezza soltanto, ché lì rimangono com’erano al tempo di lor primavera, mentre le fattezze loro reali il tempo illanguidisce. E capita, incontrandole, anche di non più saperle, ché solo in sogno si rinnova la dolce immagine dei palpiti antichi. E così accade che donna sdoppi l’immagine sua e ne venga una per viver in un sogno dove rimane, a dispetto del tempo, qual’era nel tempo suo primo e bello, mentre la vita concreta l’altra prende. E l’una resta, quella della realtà va, vive la vita sua, che le permette d’amare e di piangere, e quella la prende tutta, la coinvolge fino a far rughe talora anche d’amarezza sul bel viso. Sì, tanto che incontrandola, a vederla sì cambiata chi ha conservato l’altra nel cuore, maga vorrebbe pietosa che cacciasse fuori le parole di sua magia da far quella del cuore modello, sì che il tempo si fermi e arretri nelle conseguenze sue per la reale, e così ridarla al mondo come amor l’ha conservata in cuore puro. Ecco, tu stessa come maga buona sei e mi abiti dentro da sempre, e ora vorrei che malia facessi per uscir dal sogno mio, ché vederti ti possa tra questi fiori ultimi. Sì, questa calura africana rinsecchirli tutti vuole, sicché vorrei t’affrettassi per essere nel tuo incantamento io stesso rapito tra essi! Ti preferirei un minuto in questa realtà che di continuo muta le cose, e tra le braccia mie avide, che vederti altri cent’anni ancora in sogno e lì solo permettermelo! Ma questa preghiera, forse folle un po’, tale tanto non deve sembrarti, se fai sì che la gioia di rivedermi dopo questa breve passeggiata, questa icona tua sembra mutare, e più bella, quasi la ragazza che era, ora mi pare. E la invito a guardare lontano sul mare se mai scorga ancora la vela lontana, e pur’ella farfalla del mare la vede!

Nessun commento:

Posta un commento