sabato 27 aprile 2013

Tu senso della vita







La pressante preghiera di richiesta del bastevole, rivolta al padre di tutte le cose, certo risposta dal figlio tuo ha avuto, ché il pane essenziale e il vino giulivo, quindi l'appena e il di più, lui santificò nel corpo e nel sangue suoi.


Se questo mistero d'amore comprendessimo appieno forse il mondo più fame non avrebbe. Quelli, veri simboli operanti sono diventati, cioè non solo significano, ma fanno la sua presenza ora e qui. Cioè fanno la sua funzione di corpo immolato e sangue versato per la salute di tutti, che deve continuare, protrarsi, attualizzarsi. Allora spezzando il pane e bevendo del vino dovremmo tutti tentarne la condivisione. Noi abbiamo tra le mani una preziosità, ciò che può diventare sacro, se il direttore di mensa, che per il figlio tuo agisce, appena ripete, con gli stessi nostri gesti, le parole da lui dette lontane. E noi? A noi la possibilità di ripetere il gesto d'amore come dono, ché è l'amore che a persona consacrata rende efficace quello di trasformazione. Cioè noi, i semplici, le pecore, mimiamo il pastore, il figlio tuo, nelle premesse, abbiamo il suo amore.


Guai non avere l'amore!


E' l'ora, è questa proprio, che se non si comprende che la vita è servizio per amore, essa è inutile, ché ci attende il nulla! Se non capiamo la necessità della condivisione che detta amore, quello che deve essere sopratutto per il nemico, abbiamo perso la battaglia, ci attende il nulla! Fuor dell'amore la vita è non senso e voi due siete persone buone che la cattiveria ha annientato, inghiottite dal male come ogni altra parvenza di bene. Io non so meglio dirlo, ho rammarico di aver sprecato la vita limitando l'amore. L'amore è fiumana che non può avere argini, li deve rompere. Io non posso limitare l'amore alla donna mia e ai pochi cari che le stanno intorno, sì come rivo in piena devo esondare. Sì, se affetti nella vita ci sono, questi non devono diminuire, ma amplificare l'esigenza di partecipare quel che è nostro. L'egoismo è tentazione, regressione, tua negazione e del figlio tuo. Rinchiudersi nel proprio limitato orizzonte è navigare a vista entro la cerchia del noto e del prevedibile, ma serve scegliere l'avventura del mare senza coste, aperto. Sì, rischio è la vita, o il nulla o l'amor tuo, o il niente o il tutto, o il buio o la luce! E io mi chiedo, se tu non stai ad attenderci, da dove viene, filtra l'afflato tuo? E' dell'aurora cenno, barlume nel buio, è frescura nella calura che affanna, è calore nel gelo che attanaglia, è amore nella solitudine che opprime. E allora mi chiedo. Se tu sei l'ultimo inganno, perché la perfidia anche questa illusione ci darebbe? Perché tanto accanimento, non bastano le brutture di qui? C'è addirittura una volontà di far peggio! Ma, paradosso, allora questo mondo avrebbe un senso, uno scopo. E se costretti siamo per l'evidenza, ad ammettere che la sua ragione è l'affermazione del male, abbiamo riaffermato la possibilità del bene. Perché? Cos'è che contrasta il male, se questo vincer vuole e cosa esso combatte? Perché un che, che gli fa fatica, resistenza alla sua completa affermazione? Allora c'è qui proprio il suo contrasto, il suo antagonista, la sua opposizione. C'è il contrario suo, c'è il bene, almeno qui, quindi il bene ontologicamente è. E tu chi sei mia sconosciuta? Bella e femmina buona ti sogno non dalla scarsa comprensione della mente mia, ma più dal cuore, che sente di appartenerti e che tu sua sei. Io poco o nulla di te so e che dirò? Sei il senso della vita, sei l'amore!







PS: Sarà maggio a breve, il mese della madre nostra. Rosario quotidiano raccomando ai devoti, possibilmente in latino, nella comunione dei santi.


Eccone uno schema: Signum crucis.


Ad crucem: symbolum apostolorum.


Ad grana maiora: oratio dominica.


Ad grana minora: ave Maria.


Ad finem decadem: gloria patri, oratio Fatima.


Ad finem rosarii: salve regina.


Da non omettere: ave maris stella.


Grazie!

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