venerdì 25 gennaio 2013

E le stelle giù guarderanno






Quando sarà che io ti veda, cosa condotto m'avrà a te? Non tanti passi verso, non tante parole per, non tante carezze da, non tanta speranza, ma questi occhi che mi guardano appassionati e che stelle sono in tanto buio. Dolci, dolci gli occhi della donna mia, dicono sempre amore a me che li sospiro, quando lontano sono. Ma poi verso loro tornar voglio, sì camminando, ma già con pochi passi li rivedo, ché precorre amore e lascia veder di lontano con gli occhi del cuore. Perché se non li amassi, della bellezza loro fascino non subendo, che me li farebbe ritrovare? Invece “dulcis presentia” sono per questo cuore gonfio di tanti pensieri, che chiama amata la donna sua, al suo nome dolcissimo rinunciando, per uno che meglio dica la passione sua. Ecco a che serve l'amore, possibilità di procedere verso quel tu che da vita ai propri sogni, pur se i passi altrove conducono. Quando per me?Ecco finiscono le cose tutte e poi sarà il buio per gli occhi miei. Io perderò la fisicità mia e avrò la consistenza del sogno, ma nel tuo sogno vivrò e, continuando l'amore nel tuo, gli occhi suoi perduti ritroverò. Perché vedrò allora con gli occhi tuoi, e so che l'ami. E quando ella cercherà i miei tra le stelle, quelle giù guarderanno a lei proprio e nel buio di una notte incantata essi brilleranno dell'amore loro e io li vedrò.

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