martedì 30 ottobre 2012

Perdonare per amare







Non è forse vero, madre, che incerte sono le sorti del nostro mondo, eppure per te v’albeggia la speranza cerula, e che fragile s’è fatta la psicologia nostra affidata a pensieri sempre in crisi,e la vita sempre più precaria? E io, che m’illudo di te, non lo sono forse coi miei, che tu tenti di rassicurare, affastellati talvolta e agghiacciati anche, sentendo qui notizie di morte? Parlo di quelle di chi si veste, si trucca, da vigliacco, con vesti innocue d’apparenza, per aggredire gente ignara ai raduni, alle assemblee, colpevole per diversi pensamenti sul dio o convinzioni, e uccide, uccidendosi, e nel suo nome! Sì, sono della cronaca in qualche parte dell’Africa queste persecuzioni feroci di fanatici e poi risposte feroci dagli scampati per altri innocenti. O madre, scontrarsi tra credenti, far desolazione e schianto di morte! Spavento! Dapprima lupi su forse agnelli tremuli e poi lupi, questi mutati, contro quei lupi o altri inermi, tragedia rinnovata! Odio, che chiama odio! Ma nessuno conosce il dio, nessuno ti conosce, possiamo solo pregare, rendere omaggio, ciascuna comunità a suo modo , con parole sue, tutte equivalenti, suppliche, lodi, e tu ascolti tutti! Nessuno può dire all'altro, rendendo omaggio alla luce, fa questa cosa, perversa e bestiale che sia,annientati, uccidi e lo vedrai, ché nessuno l'ha mai visto e mente se dice di sapere e, nudo e laido sotto bella veste, l’altro condanna alla oscurità più fitta. Solo l’amore lo vedrà! L’amore tanto calpestato in questi tetri tempi, e il dio è amore, tu lo sei, dolce madre di tutti, anche di questi malvagi, che fanno tenebra della tua luce e luce la tenebra! Così per lungo che sia stato fin qui il percorso tortuoso a te, malattia o salute dell’anima, problematiche sempre rimangono e non perdono il carattere di rischio e di incertezza in questa tempesta. Tutti vi veniamo coinvolti, anche assai lontani, vivendo un mondo tutto diverso,e, nemmeno conoscendo bene i fatti, facile condanniamo e non dovremmo, se convinti che perdono si debba anche a chi stravede orrendamente e farnetica di bene e fa il male. Perdonare perché nulla giustifica l'atteggiamento del saccente delle cose del dio, “arcana dei”, di chi si fa guida, cieco lui stesso! Nessuno può inorgoglirsene se qualcosa sa e fa in coerenza, è poco più di un barlume, sempre, nell’economia del bene, e così non può onestamente credere di sapere ciò che altri non sa, ed è stupido credersi illuminato tra tutti ciechi. Ma costui dice sul dio e parla di ciò che il dio vuole. Ma è l’odio che predica, e il dio non può volerlo! Ognuno può fare cose lodevoli nel tentativo s’affermi il bene, ma altre sue non lo sono, trovandosi talora la ragione del suo agire piuttosto nella vita sua istintiva e passionale e nei suoi interessi faziosi ed egoistici quasi sempre. Nessuno possiede certezze morali, nessuno può dire di sé, ecco ho sconfitto ogni dubbio, sono nel vero, seguitemi! Nessuno ha d’altra parte l’obbligo di fidarsi delle parole degli altri e nemmeno delle sue, occorre, per dirsi a se stessi uomini dabbene, agire così per il bene sempre, e gli altri vedranno che pianta è dai frutti suoi, ne resteranno meravigliati, ammirati o dovranno del tutto trascurarla, cercando altrove, buona nelle promesse, deludente poi al tempo delle attese fruttifere. Noi non possediamo alcuna verità morale personale, da poter dire ecco è mia la scoperta, ho ben letto e interpretato tra le righe del mio testo sacro, se ne fossimo convinti, l’umiltà per continuare a cercarla, fuggita sarebbe dal nostro cuore e forse perduta per sempre, dal momento che non c’è che una verità, la tua e io pregare debbo ogni giorno, ogni ora, e chiederti, parlami madre, dimmi che fare! Ecco viene quest’ora della tentazione alla condanna tradendo il messaggio tuo d’amore, daccapo s’affaccia il male in me, sono le notizie di questi giorni a sconvolgermi e ho paura di tanta ferinità in quel mondo ottuso, non importa quanto lontano dal mio, e tento di esorcizzare l’orrore sbagliando, condannando! Ed era di poco fa l'illudermi di stare al tuo tepore e così di vedermi partecipe e comprensivo della varia umanità che mi circonda, con lo scoprire in tutti un fermento positivo alla ricerca della tua verità. E questa ricerca mai nessuno lasciar dovrebbe esposta al fanatismo di chi armato si crede di ciò che in realtà ha scarsamente compreso, ma nemmeno contraddirsi negandogli il perdono. Sempre siamo in cammino tutti verso la luce, che ci liberi dai dogmi, da intolleranti assolutismi persecutori, qui nel mondo del freddo e delle tenebre morali. Ma perché uccidere qui un altro uomo addirittura nel nome del dio? Orrore! E quanto costerà al dio stesso recuperare all'amore carnefice e vittima sua, forse sì errante e palesemente, ma cui il fanatico ha negato ogni possibilità di incontro qui con te, negandola a sé con l'atto suo sconsiderato? Non è conquista dell'uomo d'oggi sottoporre ogni giudizio, ogni affermazione a una critica rigorosa? E come può uno pensare d'aiutarti negando la vita al fratello? Sì, quella che tu gli hai dato anche forse mediocre o di colpevole disinteresse per te, o malvagia verso gli altri. Sì molti rendono brutto questo mondo, scomodo inquietante,essi resistono al bene, ma errare e ravvedersi fanno la possibilità di vita per tutti, e si è malvagi più ancora se nell’odio che pullula contro essi è coinvolto l’innocente o il buono, la donna e il piccolo suo. Meglio la fede ingenua, candida, con ingenue certezze, come quella che solo chi ama tutti possa agire comunque, non uscendogli che bene, ma questo saper amare e saper di amare così, è un traguardo per tutti. Ma meglio di che? Che star dietro a tutti i saccenti e a questi propagatori di morte, che promettono la luce, che non vedono, a chi porta nel baratro il fratello! E' prosaico questo mondo, è fatto di molti malvagi? Occorre mutarlo col bene, tu vuoi così. E' stupido? Esiste così perché il buono lo renda migliore, più con l’esempio che con tante parole. Monito di questi accadimenti? Non vivere dogmaticamente! Tutti tu inviti a ragionare sulle cose, a comprenderne le contraddizioni, e a scegliere il bene per sé e tutti, nessuno vuoi s’erga a giudice e giustiziere del fratello per malvagio che sia, nessuno tocchi Caino! Ripeto, l’unico traguardo qui a questo mondo in questa realtà, non è la conoscenza, ma l’amore! Se si smania, se si crede di possederlo in anticipo e senza sforzo, sfugge,ma si può pregare che tu ne sostenga l’anelito. Nulla invece sorregge e giustifica l’odio, nemmeno verso il crudele! Madre, dacci la forza di rispondere amore sempre, pure a chi ci odia e farnetica di bene ed è nel male! Sì, fa tenebra della luce e allora lo veda questo suo dio, lo senta e s’accorgerà del nulla nell’abisso che ha scavato nella sua cecità malvagia. Ma ecco ancora ora il nemico, sfida per l’amore. Perché? E’ quello che s’ammanta di bene e aggredisce il bene, e tocca non escluderlo dal perdono! Vuoi così, sei fatta così, ami nonostante, e me pure, che sbaglio condannando e ritenendomi esente d’errore e devo ben altro, perdonare per poter amare. Soccorri la mia saccenteria, sono uno stupido, ma t’amo!

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