martedì 11 giugno 2013

Se tu...







Se tu costassi solo sospiri, tanti me ne sono per te sfuggiti che comprato t'avrei il cuore. Ecco direi così se parolaio d'amore fossi ancora per carpirti attenzione, ma al vento scemati sono i miei pensieri più belli o forse a questa donna li ho detti tutti, sperando fosse a lei più facile trasmetterteli, e più serbati nel cuore non ne ho. Passato è appena tutto un giorno radioso, tramonto è ormai e insonne aspetterei pregando che novella aurora sappia aver ragione del buio e tutto incolori, ma più farlo non so efficace, nemmeno per questo piccolo amore. E invano attenderei l'alba che mi sbocci nel cuore un fiore degno di questa donna, che l'inebri come fuori fa primavera con le essenze sue odorate. Perché ti sei fatta a me indifferente e più non ti muovono lacrime di smarrito e gemiti d'abbandonato? Devo aver peccato e questo fa in me amarezza fonda. Ma quando e perché e come e con chi? Io più nemmeno oso pronunciare il tuo nome santo. Nome di vittoria su questo male che mi insidia e tutto prendermi vuole, nome che è vita per noi minimi a questo mondo, nome con cui angeli solo son degni di chiamarti, nome che la natura tutta affascina e consola! Nome che forse vero io più non so! Ma qualcosa pur attende questo cuore, un cenno, un piccolo cenno che gli dica che tu degno lo hai fatto di vincere il male. E intanto non sa dire che non senso e dice di pregare per chi sa in angustie e a lui s'affida credendolo famiglio tuo. Sì, solo pietà mi spinge a dir sì a simili richieste d'aiuto che nemmeno so trasmetterti e solo parole dico, parole che non sanno penetrare l'indifferenza di queste cose smaglianti a primavera. Quando permetterai che buchino il cielo per raggiungere il cuore tuo? Non ho forse comprato davvero il cuore tuo coi miei sospiri tutto spendendo per acquistare questa perla di prato? Perché hai permesso la trovassi, qui in cui tutto mi fa ora deserto eppure canta e odora serenità e gioia?

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