mercoledì 24 settembre 2014

Amare il mistero che ho di fronte





Non s’ama il dio a parole, ma con i fatti. Perciò non solo occorre star tra gli altri, ma essere per gli altri. L’amore è dovuto, comandato! Vorrei davvero essere tra quelli che non si stancano di ripeterlo a se stessi ed essere vero uomo, capace di coerenza, costi pure la vita, inutile forse se il dio non la illumina. E potermi dire, Io non voglio solo lasciarmi vivere, nella speranza che già questo basti, voglio di più, impegnarmi per le ragioni di chi a tutti guarda! E far sì con tutte le mie forze residue che la positività del mio impegno per il bene non sia affidata al caso, a combinazioni imprevedute, come quelle di chi procede nella sua giornata senza scopo e meta. Io voglio essere tra chi ha chiaro lo scopo, la parte per cui vive e lotta, evitando però d’accrescere il male, la meta, tentare di raddrizzare un po’ questo mondo, sì voglio vivere l’eroismo di questo ideale! O vero fosse! E qualcuno mi ricorderebbe, Sta però per scadere il tuo tempo! Ma, risponderei, io intanto continuo quel che il dio s’aspetta, poi sicuro altri vorrà quel che voglio per lui! Perché Il nemico sta in noi stessi, rinunciare, troppo arduo il compito e poco il tempo disponibile! E così anche dopo una sconfitta, accettare passivamente ogni accaduto, lasciar perdere, lasciar stare. Preme il tempo, occorre pensare ad altro e lasciar che la storia vada così come da sempre, anche senza l’azione buona di chi in sé sente fremergli il dio. Ma sarebbe vigliaccheria! Allora sì io grido a me stesso, Ho da qualche parte in questo mio cuore tormentato la vera speranza, quella di essere ancora qui per aiutare il cristo ad attuare il suo regno? A lui il dopo, sollevare tutti i veli ché tutti capiscano le sue ragioni, comporre tutti i conflitti, quelli dei pavidi, come me anche, e dei titubanti di ogni epoca, come io sono in questa, quelli di chi avrebbe potuto ma non l’ha conosciuto, e io proprio non posso dirlo, a lui il perdono per il poco forse realizzato, ma non per me del manco di volontà e di fede! Ma ecco la vera difficoltà, perché nel decidere di seguirlo, non è semplice talvolta lo star tra gli altri e sempre genera perplessità lo star per gli altri! Già accade nel naturale rapporto a due, piccolo eppur tanto complesso mondo, quello del vivere insieme tentando la via dell’amore umano illuminata dall’amore del cristo! Inizio da qui l’analisi delle difficoltà di chi vuole quello che lui vuole, riprenderò spero a breve questo stesso tema, come sforzarsi nella coerenza della sua sequela. Inizio perciò dal più semplice e allo stesso tempo complesso dei rapporti col prossimo, quello con chi mi vive accanto. Ecco io riferisco a me una storia frequente. Io ho avvicinato questa donna. Lei m’ha lasciato dire e fare, come me proprio attendesse, ed è ormai durevole l’intesa, lo star l’uno per l’altro, ma è proprio il trionfo dell’amore, del voluto da lui e comandato? Forse un po’ solo, ché è anche iniziato il suo pathos nella sensibilità che entrambi crediamo d’avere. Intanto m’accorgo che è imperfetta la mia vista fisica nonostante l’innamoramento pur continuato negli anni. Perché? Questa non ne valuta, ancora ben come dovrebbe, l’unicità, la preziosità, la bellezza del suo starmi accanto come essere da me tanto diverso, cui pure vanno i miei sospiri nel ricordo di questa sua figura fragile e armoniosa quando lontano, quella che si lascerà ancora sfiorare nell’intimità che vorrà ancora concedermi, e io proprio perciò non so renderle giustizia e dire e gridare, Cielo una persona così, nella concretezza sta qui per me proprio, femmina uscita da chissà qual sogno! Ma di più è manchevole quella del mio cuore. Ella mi sta davanti come un essere misterioso, di cui non so i veri bisogni, è e resta, a dispetto del tempo insieme, uno scrigno chiuso e io proprio non so come vedervi dentro, nell’intimo, nel cuore. Io non so davvero come renderla veramente felice concretizzando i sogni che forse, delusa, ha lasciato svanire come il tempo fa con le aspirazioni inappagate, foglie che il vento via porta chissà dove. Quelli che forse aveva nella fantasia di donna, già prima di quando le mie prime parole ha sentito e gli sguardi solo a lei diretti! Né ne conosco l’intima angoscia, quella forse di vivere qui in questo mondo e sentirsi sola, ché sta con e per un uomo tanto carente e fragile,come davvero sono, eppure temere di perderlo, come fosse irripetibile e bella solo l’esperienza con lui e tanto il poco avuto, sentito forse come un tesoro unico donatole dal cielo. Ma di più, credo, l’angoscia di sentirsi inadeguata di fronte alla semplicità dei pensieri suoi, che allo stesso tempo ne fanno un cuore complesso e insondabile. Continuerò a piacergli ad appagarlo? Ecco forse che l’assilla e tutto questo fa la tragedia di un amore verso l’assai prossimo, di una piccola donna verso l’uomo che lei dice suo. Ecco per me simile è l’angoscia, verso questa che proprio sta con me per volontà di scelta, che continua con la sua risposta di sempre, il suo sì rinnovato, forse nell’illusione di poter ancora vivere questo amore voluto pur nelle carenze sue, sì, nonostante perdurino, ché questo forse vero sono, un irriducibile ostinato nelle manchevolezze mie! Questa difficoltà già nasce nel sentire e volere solo umano un amore. Ma io devo amare questo mistero che ho davanti nell’amore che il dio ha per lei. Sì, il dio ama questa piccola fragile donna e le ha affidato un compito grandissimo , la felicità di un altro essere e per esso la vita, da perpetuare finché egli torni! E allora la vista è davvero molto carente, come amar questo piccolo grande mistero d’amore, questo essere bello fuori e assai più nel cuore, con la volontà dello stesso dio? Come anticipare a questa mia donna la felicità che il dio le darà, come sollevarla nell’intima sua angoscia come il solo dio saprà fare? Ecco, cercare in sé queste risposte, assillare dovrebbe chi ama una piccola donna come lui chiede! È compito, è scopo, è quel che lui comanda, Ama come io amo e inizia da chi ti è più prossimo! E lo so fare io, non deludo continuamente la mia piccola donna?

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