domenica 24 febbraio 2013

Soldato innamorato


Stanotte tornata sei nei miei sogni, come uscita mi fossi dal cuore. Ma i bei sogni son favole che dalle tue stelle vengono e da lì scesa vero forse sei, bianco l'abito casto e velati i neri capelli, bello ma assai pallido il viso con neri occhi lucenti. Quella, te subito creduta nel sogno, ha voluto la stringessi, forse ché illusione non ne pensassi, e permesso m'ha che le mie audaci le sue piccole labbra socchiuse sfiorassero. E sai che m'ha detto in questo sogno beato, come vero tu fossi dopo anni d'attesa? Che io sono sì il suo bel soldatino da sempre, ma che preoccupata è di me quando solo lasciarmi deve, se è per bisogno o conforto lontano chiamata, che qualcuno danno mi rechi, forse come ingenuo troppo e fragile. E ha continuato quel te sognato, che allora due possibilità ho, o girare per il mondo con gli occhi suoi, nel cuore suo ospitato, e di tutte le bagattelle di qui occuparci, o attenderla fiducioso e sereno, quando ella sconsigliate me le abbia per la crudezza loro, e che allora la piccola donna donatami fatta sarà cooperante alla custodia mia. E' stato un lungo complicato sogno, ché quando me ne svegliavo, riprendeva dallo stesso punto interrotto. Io non ricordo però altre cose dette, eppure molte altre cose lì accadute sono, forse perché inebetito, tanta la bellezza del tuo personaggio! Ma il cuore mio le serba gelose da te credendole e, se non lo smentisci, me le rivelerà quando occorrerà le sappia. Che ti dirò ancora dopo tante emozioni? Io qui donna talvolta incontro, sì bella, e sicuro giovane troppo, il che rimanda alle tue stelle una migliore sua conoscenza, che un po' ha gli occhi tuoi, ma tristi sempre, e io un po' me ne stordisco, pensando ai tuoi, proprio come stamattina è stato, vedendovi i recenti in sogno mostrati. Ma poi, solo, alla mia preghiera incessante ritornato, le mie due donne nel cuore, per quella e per l'amor suo contrastato, pregar un po' ho potuto. Ma più ancora occhi come i tuoi ha la fidanzatina mia d'un tempo, ma io più nulla ne so, e mi punge il cuore il ricordo di tanta bellezza in donna sì cruda, con me almeno, e forse questo la madre mia intuendo, non la vedeva nella felicità nostra. Delle altre più non so, né voglio, e la già bambina della spiaggia, l'unica volta che s'è mostrata di recente, scuri occhiali aveva e gli occhi suoi non ho potuto ben notare, e s'è fatta anche bionda(sic!), nero castani i capelli suoi nel mio ricordo. L'ho smarrita daccapo...Ma tutte le donne amate, anche per gli occhi loro le ho, e quando, giovane con questa mia, allora ragazza, alla sera scoloriva il cielo e di mille e mille brillii s'accendeva, ella, che ancor di te mi scalda, di me innamorata, gli occhi lucenti suoi mostrava a incoraggiarmi, timido forse intuendomi, per, solo moderate però, effusioni di primo amore. E così già t'amavo com'ella voleva. Oh quanto t'ho amato, vicaria questa piccola donna! Io però anche so che provano i mistici, l'afflato tuo ricambiandoti. Questa me lo rinnova più oggi che l'amor è quasi sempre casto, un po' di necessità, la mia, un po' per scelta sua. E te lo dono, come, quando? Nella preghiera accorata, alle cose di qui soffermandomi, quando il dolore intuito di ogni creatura ti prego mitigare. Sai cos'ho perso di questa donna in fondo? L'infanzia sua innocente, benedetta da te, ché forse mia l'hai destinata da sempre. La piccola, occhi belli cerulei e capelli oro, di quell'epoca mia prima, ho da allora lontana, forse già fino alle stelle, e le coetanee mie, insulse parevano e deludenti, mentr'io amor ne cercavo più che di generose effusioni, che non dispiacevano, fatto anche di tanti sogni condivisi. Sai, una coppia v'è di antica unione, son sempre insieme dal liceo almeno, raro è, come oggi, che incontri lui solo o la donna sua, gentile sempre e bella ancora. Ecco che manca ai ricordi miei, una lontana promessa d'amore scambiata fin da bambini, che ancora si viva. Quell'altra, occhi neri solo dai ricordi della mia adolescenza, questo m'ha rubato col diniego suo antico, che l'amore mi continuasse, fiorito puro e ingenuo per lei fin da bambino. Ma per questa mia così avresti pensato il suo amore per me, ed era ragazza, ma come bambina restata. Ma dopo tante amarezze non potevo che dubitare di tanta gioia, e forse gustato non l'ho appieno, anche se inguaribile sognatore. Sì, qui di simile più nulla torna, indurisce e disincanta il cuore, il tempo, e corre! Ma quando tu ci vorrai alle tue stelle io con questa mia, la stessa età avrò e ricominceremo e completeremo del qui mancante, la favola nostra. Oh sì proteggi questa mia perla fino ad allora! Soldato non di lotta sono ma d'amore, difendo, innamorato, le due regine mie! Et dico vobis, sponsae meae aeternae estote!

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