domenica 31 marzo 2013

Santità







E' detto:”credemus in spiritum sactum qui in sanctis habitat”. Sì, nei santi abita il dio, ma quella sua persona, che è l'essere in sé, inconoscibile, oltre le possibilità umane presenti e future. Ma non dell'amore, che dona e ridomanda e non chiede di capire. Forse è questa sua ricchezza insondabile, inconcepibile, che fa del santo l'estraneità, l'incomprensione per il comune stare a questo mondo. Egli è colui che è spinto ad operare per il bene, non importa il successo, da ciò che dentro gli brucia. Ma chi è santo non può che essere solo. E nessuno può conoscerlo e riconoscerlo se non il dio stesso. Tu sola sai dei santi il cuore. Ma per averti nel cuore, tutti siamo invitati alla santità. Ed ecco del santo il destino. Cercare di comunicare ciò che si ha e assai spesso non riuscirvi, parlare ai cuori ma senza ascolto, donarsi dall'indigenza ed esser guardato con sospetto, invitare alla fraternità, ma senza risposta. Ecco il suo dover agire nonostante. Essere in questo mondo e sapere di non appartenervi, lottare il male e spesso diventarne il primo succubo, lottare l'egoismo e rimanerne sconfitto. Ecco, la povertà del proprio stare a questo mondo, spesso esser vinto, ma dover tentare fin anche a soccomberne, ecco quello che fa tanta ricchezza. E io chi, cosa sono, sono così, giusto per il dio? Sono solo uno cui amore grida dentro. Ecco,ti lascio leggere nel mio cuore, sperando tu mi apra un po' del tuo. Ti invito a conoscermi. Non sono difficile, uno che ha molto sognato e poco concretizzato, ma che tutto ama, tutto spera. Un povero che ha bisogno di te, un bisogno struggente. E un po' di santità sarebbe richiesta, ma questo poco non ho. Tardi è per tutto, ma non per raggiungerti e santo sarò dove sei. Povera è oggi l'umanità mia, non ha ricchezza dentro, solo la sogna e tu sei questa sua speranza. Dolce è sperarti!


Oh quanto saper vorrei dirti cose belle e suadenti! E io le tento ancora per questa donna. Ma ecco, mi muoiono dentro le parole vere e belle e non le dico che cose insulse e di migliori non ne ho per te. Quest'anima si è imprigionata in sé, non sa più dire, non sa che fare, esprimersi, ma gonfio è il cuore e ancora sogna di voi due, solo non sa o non osa più dirvelo. Mi aiuterai a parlarle d'amore, per potertene dire?

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