mercoledì 6 marzo 2013

Verso l'infinito


Che è stata la mia vita fin qui a questo mondo? Sogno del dio,sogno di te, impossibilità di coincidere col te sognato! E poi? Sensazione di aver fallito la mia esistenza, precarietà sempre, pericoli dagli uomini e dalle cose, sofferenza, dubbi tanti, dolori anche, buio, tanto buio, certezza solo di essere per la morte. E poi continuamente chiamato alla scelta e non sapere che fare, sbagliare nelle decisioni, e ancora inutilità della vigilanza al male, con esso lotta e sconfitta quasi sempre. Ecco io sono stato quest'uomo, non mi sono inventato così, mi sono scoperto in questo destino, problema a me stesso, stretto da ogni parte dalla mia finitudine, anchilosato. E ho lottato per venirne fuori e guardarmi come vero uomo, sebbene esposto all'indifferenza, allo scherno, all'invidia. E nei rapporti d'amicizia deluso quasi sempre sono restato. Oggi c'è tra le amiche della compagna, chi le dice, uno come il tuo avrei voluto! Ma ragazzo, quando il cielo scolorava, la bella non era di me innamorata e io da solo guardavo le stelle. Ma poi è venuto quest'amore. Ho stentato a credergli. Poi sei venuta tu. Ho stentato a crederti. Mi sono scoperto perfino fortunato, ché bellezza, bontà, bene, proprio a me s'interessano! No, non sono più solo! Ho sperato, ho penato, ho pianto, ma ora voi due ho! E mi sento come in una giovinezza ridonata. E correre vorrei e gridare alle cose la presenza mia felice. Innamorato sono di due donne, una divina! Illusione è l'amore? Forse, ma è dolce naufragarvi. E in questa mattina radiosa va la navicella, io la conduco perito delle cose del mare. E' sogno, è realtà, io più vero non so! Dolce lo sciabordio delle onde solcate, ché gonfia la vela è alla brezza fresca. Sorride questa donna, alle sartie salda si tiene eretta, neri i capelli e lunghi, che il vento arruffa e neri gli occhi, che brillano del brillio delle onde, ché verso orto si scivola, la veste è bianca e la sua figura bella si staglia al soffio che l'accarezza. Sì, tutto di te ha, e io non so più se lei è ancora o tutta in te l'hai mutata, ma così ora so, va questa barca verso l'infinito!

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