giovedì 24 maggio 2012

Amor dentro e fuori

Qui la natura è tutto un sospiro e vi par l’innocenza sola sorridere e che vi rigogli il solo bene. Ma forse è solo illusione se te qui non avverto, dolce speranza mia e dell’amor mio! E se qui tutto par s’ordini finalizzandosi a uno scopo, e tutto par balzi festoso incontro, certo significa vita nuova, che qui erompere vuole tra le essenze novelle e il profumo loro, che vi dominano più che altrove in questo tempo tutto felice. E qui l’anima s’apre e impenna l’ali sue e spaziar vuole e inazzurrarsi per raggiungerti, fattasi bella, come travasata sia in lei questa bellezza d’erbe e foglie tenerelle e fiori variopinti. E or ha l’illusione di poterlo fare spaziando per i cieli e il tempo interminati, ché se qui non sei, sei pur stata o vi sarai e se non qui, là, oltre, altrove o sopra il cielo e le stelle sue addirittura, ché coagulata sei col figlio tuo in un tempo lontano tra noi, gente ria. Sì, può averla questa illusione perché mi palpita il cuore nel ritmo riconsacrato dell’amore e l’amore veder vorrebbe e toccare e dire le parole sue più belle all’altro, suo bene! E vero mi respira quest’anima luce di cento colori di cui s’inebria deliziata la pupilla e cento e cento note di canti d’amore fanno di simile che l’orecchio accorto prenda, or qui or lì. E’ il contagio del posto in questo tempo! Oh quanto vorrei fosse con me l’amor mio piccolo e tenero, ché vibrasse palpito per palpito all’unisono con questo mio umile cuore! E con lei pronunciare casti il nome tuo vero, che solo a creature tornate bambine può questa natura aulente e canora suggerire, e veder insieme come ad esso s’inchini l’universo tutto, innamorato di te senza neppure vederti. Oh nome adorato con cui sempre conchiudere dovremmo la preghiera nostra accorata, oh qui balbettio di labbra solo umane che pur ardono d’amore che attende sospiroso d’eternarsi, oh qui gemito di cuori imprigionati dalla scorza pesante della carne, di cui vorrebbero privarsi! Vieni unica consolatrice, unica speranza, solo vero amore, l’anima mia mistica si liquefa estasiata  già al solo aver sulle labbra il tuo nome convenzionale, ché ancora non sa quello che gli angeli tuoi belli non osano dire per riservarlo a chi fioco s’è fatto per il troppo gridare o tacere, qui nella valle delle tante lacrime, dove senza te non so più campare d’amore. Ecco a breve tornerò al piccolo amore, la stella tua che s’è lasciata prendere, femmina coagulandosi tra le mie braccia, ma già precorrere posso la distanza che ci separa, ché so che a me pensa e se pensiamo l’uno all’altra, certo innalziamo a te i cuori nostri che abbracciarsi possono così nel loro afflato, liberandosi da queste scorie di peccato che trattenerli vogliono a questo fondo invero buio pur quando v’è molta luce e pur languido anche nella bellezza sua splendida. Allora tu ora non prendermi da solo, fa che l’umanità nostra possa sublimarsi insieme, invocandoti in impeto di fede, come unica vero speciosa tra queste cose belle, e fiorisca a noi il miracolo di morire senza morte, ché per piccola ora pur essa ci separerebbe! Invece se vero è che il tuo nome tradotto abbiamo nelle cento e cento parole del nostro amore, prendici e portaci dove vero sorrida l’innocenza e la verità rispenda e la giustizia rigogli col bene, senza illusione, troppe qui l’anima ha dovuto tanto amare gustare in una vita scema di te spesa quasi in solitudine e silenzio. Non fanno cacofonia qui grossolanità ed egoismo frenati? Tu sola in questa gioia di qui, in questo piccolo mondo esentato, fai teneri sospiri, tu sola nel dolore di sempre, dolce bussi a cuore provato! Sì dicci il tuo nome vero, o lascia lo dicano queste cose belle tutte di primavera e che mai ci saziamo di ripeterlo, nome di vittoria sulla nostra malattia, sulla follia e sulla morte, nome che rifonda la nostra vita e il nostro amore eterna. Lasciacelo pronunciare in umiltà e tremore da sentircelo lampeggiare già dentro prima che raggiunga queste labbra arse da sete di te, lascia che l’avvertirti amore, presente dentro al cuore e fuori, sia la più meravigliosa delle scoperte, sì lasciati vedere come solo gli angeli possono!

Nessun commento:

Posta un commento