mercoledì 14 agosto 2013

Quest'età






Breve è l'esistenza nostra ed esserne coscienti ci rende tutti frettolosi, passano le cose, i fatti e le loro parole, quelle che li descrivono. Tutto sparisce attorno a noi e in noi, cambiano le cose attorno e la loro comprensione in noi difetta, non le capiamo più, e facilmente le dimentichiamo. Tutto diventa scialbo di un colore solo o si confonde con i naturali colori, si nasconde alla coscienza, vuole annullarsi! Sono sensazioni da vecchi! E ci ritroviamo senza più nulla. Nulla per cui valga la pena dire, ecco vivo per questo o di questo. Eppure restiamo tra gli altri, come qualcosa, che non sapremmo definire, ci trattenga. Quali altri? Buoni e cattivi, tiepidi d'amore o infiammati, passivi imbelli o pronti alla lotta senza scrupoli, senza regole, e gli invidiosi anche, la varia umanità di sempre. Ecco il mondo, il nostro mondo, ma fa ora più paura! Dove andare così o perché rimanere? Cosa credere, in che sperare? Molte cose minacciano la vita, quella semplice fin qui vissuta, sì fanno ansia, molte sfuggono a qualunque previsione, mortificano nell'incertezza la serenità agognata e forse un po' raggiunta, le possibili piccole gioie negano, sì opprimono questa ultima vita, logorano la fiducia in se stessi e quella appena sufficiente a continuare a vivere qui, senza chiedere molto, aspettandosi il poco appena bastevole. A così desolati, servi tu! A me, ché mi liberi anche da questa angoscia! Tutto a questa età mi fa apprensione,crea ansietà, e non ho che un rimedio, l'amore tuo! Nel chiuso della mia anima si contendono spazio e respiro, opposte pulsioni. Restare, andare, vivere, morire...E questo sentire è male. Verrà dal male il bene? Riuscirò a non guardare accorato questa realtà dura, riuscirò a non fuggire? Solo l'amor tuo, ineffabile, piegherà il male e mi restituirà il fascino del bene. O forse sarà necessario solo attenuare il male, e sarà allora ancora bello il bene, poco che sia. Sì basterà che esso passi un po' oltre, o si ritiri un po', come vergogna abbia di tanto accanimento, di tanta rabbia, e sarà subito aurora dopo il tramonto, la notte assai breve. Questo mi farai se resti nel mio cuore. Oh quanto vorrei sapere tanto altro di te per poter dire, con l'enfasi giusta, cose di te mai dette, a rincuorare tutti! Ma che dirò ancora dall'ignoranza mia? Chi sappia di te, poco anche come quello che io so, chi appena intravisto abbia con gli occhi del cuore il tuo fascino, dice che è così bello il bene da te, così suggestivo, che si può attendere fiduciosi il compimento suo, nonostante il brutto di qui, sì esso per te verrà, accadrà, forse appena dopo quest'età. L'amore per te può sperare il bene da tutto, dal male attuale pure! Ci coglie il male crudele, inatteso, d'agguato, nel languore, nella paura, nell'ansia? Getta nell'anima manate di sementa cattiva, ché cespo faccia, faccia perfido rigoglio, e siamo tentati alla disperazione e alla fuga? È vero! Ma già guardiamo con te come dall'alto, tutto è finalizzato all'eterno, la nostra piccola o grande angustia e il dolore anche. Passeranno pur'essi! Sì, verrà il bene palese, vedremo te! E in te non c'è debolezza, pazienza sì, amore sopratutto, ed esso vincerà, vigoreggerà sull'ambascia, contenderà alla mia paura spazio nel mio cuore e alimento. Devo imitarti, esser forte, saper attendere, sperare, ma, ti prego cuor mio, al momento aiuta la mia fragilità! Lasciami il conforto del piccolo amore di questa donna! Sì, tutte le mie parole vogliono farsi quest'unica preghiera. E tutto il resto è follia,non senso, la mia nella stupidità, quella di molti nella cattiveria e nell'invidia. E se non ci dai un piccolo cuore da amare, forse non potrà germogliare alcun bene, restiamo senza gioia alcuna, e s'affollano solo nubi a lor capriccio e s'allunga la notte, e le mie parole perfino, e le sai d'amore, diventano di parolaio soltanto. Non significano nulla.Ecco cos'è quest'età, pregare che niente di brutto accada e che un po' del bello che ci hai dato rimanga! E tu concedilo!

A questa età sempre ti sogno, e sai qual'è una favola ricorrente? Rimasto io col figlio tuo, fattosi ultimo dei prediletti tuoi, a fargli compagnia, gli altri tutti affrancati, ultimi da salvare, tu ci prendi insieme! Ecco anche così è quest'età, dirsi o sognare favole! Basteranno? Sì, sono tutte d'amore con te!

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