venerdì 10 aprile 2020

Scrigno è il cuore

Se più immaginare non potessi te star ad attendermi tra le stelle, dove sei regina, e, forse non lontano il giorno, lì davvero trovarti, motivo ora del mio sospirare, sarebbe forse desiderare un amore negato? Oppure lo star lieve per questo prato a sorridermi, i tuoi passi alcun fiore offendendo, non potessi sognare, sarebbe che nel cuore più non t'ho? Se questo, pur grazie ti direi. Di che? D'esserti lasciata amare per le poche donne della mia vita! Ché, seppure fatto di briciole talora quest'amore ricambiato, come passerotto fa ogni mattina delle molliche da me offerte, tu sempre lo raccogli e lo fai tuo, purché sincero. Dolci di tutte ho ricordi, ché son ricordi di te. E più lo è la prima, ché poco più che bambini iniziò il nostro sospirare, e appena adulti la desideravo mia compagna per la vita tutta, ma erede sardo, prevalse la mia ingiusta gelosia. Poi a lungo so di averti amato per questa mia donna. Ed è proprio in questo amore che contraddizione ci sarebbe! Io continuerei ad amarla e a trasmetterti questo mio sentire e tu a rimanerne indifferente. Può essere così? Può mentirmi un sentimento che trovo sublime, ché so che dono fai, e d'amore, per ogni cuore che sogni di coltivarne la leggiadria? No, se lei m'è nel cuore, anzi nell'anima del cuore, la più recondita parte, che conserva le cose più pure, non è possibile manchi il dono tuo. Ne viene il mio sentito per lei, quindi per te. Ché ti ridò, impreziosito dell'amor suo, quello che tu per prima m'hai donato, la possibilità d'amare, di trovare il bel fiore dischiuso per me solo. Se grande o piccolo l'amore aggiunto non so, ma fa di ogni altro contenuto del cuore preziosità da tener gelosa come in uno scrigno! Sì ho tesori nel cuore, il tuo e il suo amore e li metto nel cuore della mia anima!






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