sabato 5 settembre 2015

E Maria


Talvolta la condizione di chi mai sceglie per sé compagno di vita o è dettata da troppa furbizia e non si lascia subito capire, o da stupidità, chiara fin troppo. Ma queste possibilità non sono esaustive e c'è chi cerca e non trova e anche chi rinuncia preso da un compito vero grande. Ma ricordo un’intervista a un chirurgo, che in terra d’Africa il suo compito con impegno svolgeva da molto e tanti erano gli indigenti di cui aveva cura. Benché ne sembrasse tutto preso e appagato, interrogato sull’altro che affacciato s’era alla sua vita, rimpianto pareva avere per una donna, che forse seguito non l’aveva nella missione sua in una terra lontana. Come certo accadde al nostro poeta, che scelto aveva sì una donna, ma questa non lo seguì nelle peregrinazioni sue per l’Italia tutta divisa dall’allora e lui riprese a sognare e dire d’un suo vero amore antico. E fu sublime poesia! Ma in genere, per noi piccoli mortali uomini, quelli che traccia duratura non lasceranno dell’essere qui stati, certi valori affettivi, cui si rinuncia, poi non hanno compenso e surrogarli non si può con altri interessi, per quanto nobili. E poi, ed è vero per tutti i rinunciatari, incontro si va alla solitudine, quando per l’impegno, fin lì sostenuto, mancano le forze, sia per scopi generosi e nobili o più prosaici. Quelli poi che consentito non hanno a un’unione stabile, in nome della libertà per una felicità da inseguire qui o là senza vero raggiungerla, o non goduta che in illusori approcci occasionali, saranno anche moralmente soli. E fallire moralmente è la disgrazia più grande, ché si stringe il nulla! Quello di dentro e quello che finisce col crearsi intorno. Certo io non voglio condannare alcuna condotta, io posso essere solo giudice di me stesso, e nemmeno troppo severo, di quello che ho potuto e fatto e di quello di bene che non ho fatto, pur potendo. Ed è già terribile per l’anima mia doverlo riconoscere. Ma nella mia insignificanza mai trovato mi sono nella condizione di privilegio di molte tentazioni, che molti maschi forse solo s’illudono d’avere e li si può vedere qui o là nei loro affanni di gaudenti, anche ridicoli, in perenne ricerca di favori, più o meno generosi, da donne disposte. Allora sicuro ne sorrido un po', e non dovrei!, forse solo esentato da simile peccato! Perciò non giudico una tal condotta, ma resto convinto che un uomo, se può, scegliere dovrebbe la donna sua, nella fedeltà reciproca da promettere e mantenere. Anche se così si accorgerà col tempo che la molto particolare scelta pure quest’illusione ha voluto donargli, ché in verità, scelto lei lo avrà per prima, ché così sono le donne. Io per me sono uno che non posso nel mio ricordo che elogiare nel mio cuore le poche donne incontrate, tutte m’hanno dato molto o, se poco, almeno qualcosa da ricordare di bello col rimpianto con cui io talvolta ritorno alla vaghezza di quegli anni di inesperto e con molti problemi, ma giovane. Qualcuna m’ha aiutato a superarli? M’ha aiutato nel superamento d’una infanzia troppo infelice? Spesso le donne hanno del maschio scelto solo una falsa idea, del forte e del sicuro, e io apparire dovevo tutt’altro. Ma se ho potuto dar poco a quelle cui sincero avevo detto del mio sentito per loro, ho ricevuto qualcosa di importante, capire che quella giusta attender potevo pur dalla mia insicurezza e insufficienza. E per me giusta significa adatta ad amore autentico e duraturo. Ma quest'ultima non è semplicemente per me un'espressione verbale, autenticità che è nell'amore? Lo dirò dalla mia insipienza di queste cose. Per me, forse complice la bella delle stelle, è venuta la giusta. Naturalmente nell'innamoramento ci sono stati sogni, i suoi non devo aver deluso completamente, ché ella è rimasta. Ma se vero è che il sentire reciproco si rinnova e s'accresce di continuo e durerà quanto la vita a due, e, per chi crede, anche oltre, è già accaduto e accadrà, ché indulgo ancora alla vaghezza del sogno, riaperti gli occhi sul mondo, che mi ritrovi, nella meraviglia, impegnato come in una gara con lei a proteggere l'altro dalle brutture di qui. Ed è stato così subito e sarà ancora tra noi e forse è per questa certezza fidente nel futuro che il cielo vorrà donarci, ché penso davvero autentico questo amore! Naturalmente se si è credenti, l'amore non va limitato e il bene andrebbe offerto sempre, anche all'indegno, perciò fino a diventare non solo autentico, ma anche eroico, ma quale amore? Quello che il cristo ha comandato anche verso il nemico, ma qui limitarmi voglio a quello, più modesto ma che tanto occupa il cuore, che offro e più ancora ricevo dalla generosità della mia donna. Io pensarmi non so senza di lei e sento così da molto tempo, forse fin da quando vista l’ho e conosciuta da innamorarmene. Ed è forse per questo riandare indietro con tenerezza ai primi momenti di quest’amore che benevolenza ho per quelle che preceduto l’hanno, e pregato ho che con altri, di me migliori, abbiano avuto la piccola felicità cui ogni cuore è giusto aspiri, anche quaggiù. Ma mi chiedo, che altro fa un amore di donna quando autentico si svela? A me ha fatto molto, mi ha aiutato nella comprensione della vita e del suo destino, e un pietoso velo sui primissimi miei trascorsi infelici mi ha aiutato a stendere. E cosa inattesa e meravigliosa mi ha aperto a quella del cielo. E anche di recente convinta è parsa che siano rimaste due sole donne a volermi bene, quelle che di me cura hanno, e per me possono, una, qualcosa, l’altra molto! Sì, una speciale donna ella mi ha fatto sognare, una “più che creatura”, che è “figlia del suo figlio”! È persona divina! E questa apertura al vero, questa comprensione sono state per me il dono più grande che donna mi abbia fatto dall'amor suo. E oggi io dalla mia pochezza illuminata oso dire, Padre, figlio, spirito santo e Maria, nei loro santissimi veri nomi, che spero meritare sapere, quando loro vorranno e nel luogo del solo amore, dove mi chiameranno con la piccola donna mia! Dove mi troverò nella condizione del piccolo bambino che ben non distingue se stesso dal veduto e io non bene mi distinguerò dalla madre eterna e perciò dove la donna mia vedrò con gli occhi suoi come da sempre l'ha vista e amata!

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