mercoledì 20 novembre 2013

Sardinia d'amore

Tanto olezza il tuo giardino stasera, tersa l'aria dalla recente pioggia, compagna mia, che par fiorire profumo sotto cielo brillantato tutto, e punge quest'aria, ma qui quelle facelle stregati ci hanno e io delle braccia mia ti cingo ché troppo essa noia non ti faccia. Ed è lo stesso della Sardegna mia, ma lì piovono acqua e lacrime, e a quelle, già tante, le mie accorate e amare aggiungo e da occhi gonfi uscir le lascio piano cadere... E i miei ricordi vanno lontano e tu, che tanto accorato mi senti, vuoi che con te tutto condivida. È nuova la pena? Pur tua vuoi sia! E ti dico, Noi siamo in una nottata tutta di stelle, su una nave che a quella terra ci porta dopo le nozze nostre. E quel cielo è assai più di questo, che ora è impoverito delle presenze sue dalla modernità di fatui luccicori, ché quello invece è tutto di luci che pulsano brillii e amore! Noi rinunciato abbiamo alla novità delle effusioni d'amore, ché ci vuole estasiati della bellezza del suo cielo l'amore che esso raggia, ché par per innamorati tutto sciorinato. E ce ne stiamo stretti, ché difendersi occorre dall'aria che sì inebria, ma fredda punge, sì come pur mo facciamo. Io ti parlo delle tante novità, che per te saranno, della terra mia, come dai miei ricordi dell'infanzia mai tutta passata, e tu incantata sei alle mie parole. È attesa a dolci nuove di innamorata! Ti parlo della gente mia generosa e fedele, calda d'amicizia sempre e della gelosia morbosa dei sardi per le donne loro, ché è quella che in me stesso leggo, quella immutata d'oggi anche. Tu sei lusingata di scoprirti in me di immenso valore. Ed ora ti chiedo, Sarà stata quella, dimmelo stasera sotto a questo manto di stelle, la nostra più bella notte d'amore? Tu rispondere parole non vuoi, ma m'asciughi di baci le lacrime e all'alitare dei nostri ricordi di quella nostra terra, che non deluse i sogni nostri, stasera si disfano di dolcezza i nostri cuori...E la fata, pronuba d'amore, vero di brillii ha tutto trapunto il cielo più che solita non sia, intinto il pennello nel cuore suo! E pur qui piove, ma luce e bagna gli occhi tuoi! E v'è armonia con le stelle, ché le parole afone scambiate, all'unisono sono con quelle che esse a noi proprio sembrano sussurrare...

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