martedì 19 giugno 2012

Pensieri per te

Quanti i pensieri, che solo ieri la mente tutta m’occupavano, per te, bella signora, e oggi poveri si son fatti pur i novelli, né le confabulazioni più vi suppliscono se ricordare i passati voglio! E se prima la speranza di vederti e conoscerti, qual il mio inconscio ti sogna, direttamente e facile s’esprimeva, ora or essa, che pur non scema, non lo può che poveramente. E se nullo effetto m’ha prodotto ieri, oggi che sarà, ché belle parole non ha da farne diletto? Oh quanto quest’amore, che non sa più dir di sé, simile è a quello che ho per la donna mia! Lì anche concretezze, che scemar vogliono nei soli sogni, e non compensate sono, ché anche carenza ho di parole, ma forse in tal caso è meglio tacere,ché il silenzio talora attivi il compenso di dolci ricordi! Ma come fa novello sole che, dopo duratura benefica pioggia, nuovi getti e boccioli incoraggia e ne verranno foglioline verde tenerello e fiori graziosi, a confortarmene la visita, ad amati alberi, così fa il sorriso tuo che appena or in sogno ho veduto, si continua al mattino, radioso con quello che la compagna usa nel saluto suo, e mi conforta d’averti pur dovuto perdere nel risveglio, ché fior ad altro fior s’è aggiunto! Ecco espleto veloci le piccole incombenze del mattino, pur la compagna ha da sé provveduto ai pomodori assetati, ma il gatto miagola alla mia vista per altro cibo e io vi rispondo sollecito... E a questa donna dico come posso, freschi pensieri e le chimere della notte le partecipo. Di quanto bella mostrata ti sei e malioso il sorriso tuo, che tu hai voluto che lei proprio per me continuasse al risveglio. Quest’ultima è immagine d’effetto, ché ella più tenera si fa e le tremano pur le parole e il suo sorriso, più dolce ora, non cela. Ecco è la tenerezza che vi fa questo vostro, bambino tornato al suo babillage, e che quel di sé che non balbetta, tace, ma intuir vi lascia e fino al brivido di questa. E la sua carezza ella prepara che seguirà le tante raccomandazioni per la passeggiata e il mio bacino a “pizzichillo”. Ecco la mia auto fedele ha già portato dal vialetto davanti al cancello e mi annuncia che oggi ci sarà polenta. E io forse invano le raccomando che poca me n’offra, ché il suo cibo per me, sempre più tondo mi fa! E mi chiedo che s’inventerà da te, ma forse solo arpeggerà melodie di Bach, cibo per anime! E ora le sue piccole labbra attendono che io le sfiori o indugi un po’ e gli occhi suoi pronti si chiuderanno per assaporare tutto di questo piccolo fugace bacio  pizzichillo, e, come al solito, non saprà dove mettere il naso, ma, fortuna, ora freddo non è! E’ rimasta così come ai nostri primi approcci, vane le tante lezioni d’amore, ma a me piace così e io vado via con lei e te nel cuore... Ed è bello questo mattino e oggi pure la novità di nere farfalle di bosco, punteggiate le ali di giallo e l’addome dello stesso colore striato! Ne richiederò il nome, come ogni anno, alla piccola nuora, nostra delizia, ma lo scorderò ancora! Ecco come questa mente è, come la vita, va via, è fatta così! Scrivi tu su questa tavola daccapo rasa, parole, sospiri, tutto!
Subito le scorderò, ma almeno saprò, se ci sono state, di che oggi felice sono!
Omnes foeminae meae flores sunto, illas in agro videbo ac amabo”!

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