Le più belle preghiere
sono in latino, come questa: <<Concede nos famulos tuos,
quaesumus domine deus, perpetua mentis et corporis sanitate gaudere
et gloriosa beatae Mariae intercessione a presenti liberare tristitia
et aeterna perfrui laetitia>>. Che mi suggerisce?
Pensare a Maria è già
allontanare dal proprio cuore la tristezza e il buio di questo mondo! Ma affinché il
cuore pervaso sia di gioia, sanato dalle insidie di qui, sì affinché
ogni cosa, cattiva o solo banale, perché tale è il male (banale!),
svanisca in esso di fronte all'invito dell'amore, occorre che esso
s'alimenti di quello che Maria dona per prima, l'amore suo,
chiedendole la capacità di amarla allo stesso modo. Ed ora io so
che amando tutto come lei ama, solo così conquistarmi potrò
completamente, cosa che tento da sempre per poter donare ciò che
pur ho, finalmente del tutto aprendomi alla luce e al bene! Allora,
eliminata ogni mediocrità dal cuore, potrò anche superare la prova
da chi paziente aspetta, forse da tanto, che proprio io le realizzi
l'amore da lei sognato e proposto ancora, ché non passa mai il tempo
suo!
Nessun commento:
Posta un commento