Si
può essere attratti da una donna per molte ragioni, tutte che
destino meraviglia e facciano incanto a recettivi maschi. Così le
fattezze della bella persona, la preziosità e gentilezza di modi e
comportamento, l'intelligenza vivace che domandi continua attenzione,
la vastità delle conoscenze sue di cui ella pur faccia voluta
discreta, fino a timida, mostra, forse anche altro in un bel gioco a
due, ma perché diventi innamoramento occorre più ancora. Che? Deve
l'apprezzamento maturare, subentrare il considerarla unicità, anzi
miracolo che altri, fermi alla prima fase immatura di simpatia, non
sanno, non possono vedere. E il sentito per la novella visione
diventa quello di poeti d'amore cortese, pensarla come donna venuta
“a miracolo mostrare”! E quando questo sentire, sempre ingenuo,
da ragazzi sprovveduti, come, senza ammetterlo mai, in fondo al cuore
si rimane, disarmati di fronte al ritenuto miracolo, pone nel cuore
salde radici da non essere smentibili, ecco l'irrinunciabilità, la
preziosità, che per essere amore autentico, ricchezza scambiabile,
che s'avverta addirittura aumentata donandola, deve aver preso, per
ragioni analoghe, anche la tutta bella dei propri sospiri! A me deve
essere accaduto così e guardo, vero miracolo questo, ancora questa
donna con gli stessi occhi del ragazzo dei primi approcci!
E
con quella del cielo che avviene? Non la si vede, non la si sente
eppure ci si può scoprire innamorati! La bellezza, qui a questo
mondo tanto dispersa, è pensata, con le cose buone che pur ci sono,
venuta da una fonte generosa che almeno è quello che più qui le
assomma, una persona, una donna particolare, con le qualità
sublimate di quelle di qui. È fantasia, è realtà? È fede! Diventa
amore se si sente arricchita l'anima, come il donato torni aumentato
quando le parole si sciolgono nella confidenza, si fanno preghiera!
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