domenica 17 luglio 2016

Qualche ricordo d'amore

Talvolta fa il vento, che pur mite ora dal mare spira, piccolo turbine di foglie già caduche, che pur dolce strappa da loro essenze, diverse in questo bosco di collina, che pace mi dà, difficili questi giorni e assai tristi, tanti e sciagurati lor accadimenti! Così nella mente mia indifesa fan mulinello i ricordi delle poche donne della mia vita, tutte amate e disperatamente! Benché la sola a vero sciogliermi tenerezza, sia quella rimastami accanto, se a lei penso nostalgico standone lontano, ecco altre far bordone, sostegno a me pellegrino fragile tra tanti lor ricordi! E son giovani visi, or lieti or pensosi, quando non tristi, inghirlandati da lor chiome fluenti, e lor parole or dolci or amare, pronunciate chiare o sussurrate appena, or in sere di stelle or in giorni da nuvole gravati. Ecco quella che pareva irraggiungibile, tanto lontane le appartenenze nostre in questa società ingiusta pur aperta, ma che poi docile divenne alle insistenze mie, e poi da mie forse stranezze fuggita e che ora dolorosamente so persa nella mente sua.... E poi l'altra, che dei problemi dei suoi libera mai era e me ne gravava e intristiva, estraniandosi dalle mie piccole attenzioni d'amore. Ma nemmeno questa m'era destinata! Ma in fondo son tutte sensazioni che ripresentate si sono in questa mia vita, in cui questa piccola donna è dominata e dominante, io or succubo or rassicurante delle sue apprensioni, tra le braccia mie sol sicura. Così delle altre nulla vero rimpiango, sebbene talvolta indulga nella giovinezza loro, che tutta racchiude questo vecchio e sicuro matto un po', ma pur sempre sol mio cuore, che dischiudo a quella che lascia ancora l'ami e per lei ritrovi le parole d'amore della nostra giovinezza! E così:
Se ora che ti sono lontano le parole dei miei pensieri per te evaporassero da dove vengono, come certo accade se a quella del cielo penso, allora le porterebbe via il vento, quello che mormora tra frasche e fronde di questo chinale, dolce frescura recando dal mare. E là, nel tuo mondo così giunte, sussurri, mormorii, di bombi il brontolio, d'uccelli il canto, delle gallinelle il verso,di cicale il frinire,... ma nessuna parola umana tra le cose e le piante tue. Eppure forse avvertiresti una dolcezza nuova... Passerebbe, così come il vento fa, ma prima parlando un po' al cuore... e di me nostalgia avresti, struggente, com'io sento di te!

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