Talvolta
fa il vento, che pur mite ora dal mare spira, piccolo turbine di
foglie già caduche, che pur dolce strappa da loro essenze, diverse
in questo bosco di collina, che pace mi dà, difficili questi giorni
e assai tristi, tanti e sciagurati lor accadimenti! Così nella mente
mia indifesa fan mulinello i ricordi delle poche donne della mia
vita, tutte amate e disperatamente! Benché la sola a vero
sciogliermi tenerezza, sia quella rimastami accanto, se a lei penso
nostalgico standone lontano, ecco altre far bordone, sostegno a me
pellegrino fragile tra tanti lor ricordi! E son giovani visi, or
lieti or pensosi, quando non tristi, inghirlandati da lor chiome
fluenti, e lor parole or dolci or amare, pronunciate chiare o
sussurrate appena, or in sere di stelle or in giorni da nuvole
gravati. Ecco quella che pareva irraggiungibile, tanto lontane le
appartenenze nostre in questa società ingiusta pur aperta, ma che
poi docile divenne alle insistenze mie, e poi da mie forse stranezze
fuggita e che ora dolorosamente so persa nella mente sua.... E poi
l'altra, che dei problemi dei suoi libera mai era e me ne gravava e
intristiva, estraniandosi dalle mie piccole attenzioni d'amore. Ma
nemmeno questa m'era destinata! Ma in fondo son tutte sensazioni che
ripresentate si sono in questa mia vita, in cui questa piccola donna
è dominata e dominante, io or succubo or rassicurante delle sue
apprensioni, tra le braccia mie sol sicura. Così delle altre nulla
vero rimpiango, sebbene talvolta indulga nella giovinezza loro, che
tutta racchiude questo vecchio e sicuro matto un po', ma pur sempre
sol mio cuore, che dischiudo a quella che lascia ancora l'ami e per
lei ritrovi le parole d'amore della nostra giovinezza! E così:
Se
ora che ti sono lontano le parole dei miei pensieri per te
evaporassero da dove vengono, come certo accade se a quella del cielo
penso, allora le porterebbe via il vento, quello che mormora tra
frasche e fronde di questo chinale, dolce frescura recando dal mare.
E là, nel tuo mondo così giunte, sussurri, mormorii, di bombi il
brontolio, d'uccelli il canto, delle gallinelle il verso,di cicale il
frinire,... ma nessuna parola umana tra le cose e le piante tue.
Eppure forse avvertiresti una dolcezza nuova... Passerebbe, così
come il vento fa, ma prima parlando un po' al cuore... e di me
nostalgia avresti, struggente, com'io sento di te!
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