venerdì 6 gennaio 2017

Un posto chiamato cuore


Possibile? E' proprio vero? Sì, a questo mondo ho di fronte problemi, all'apparenza superabili, ma per presto accorgermi che più ne cerco risposte, più mi aumenta lo sconcerto di non averle, che presto si muta in dolore! Quale? Quello di sempre dover constatare, con disappunto, che il vedere più nitido, l'avvicinarmi, se più particolari ne sono svelati, nuove difficoltà trovo frapposte alla risposta che non so dare adeguata. La conoscenza di fatto s'è allontanata e non ho che risposte provvisorie che non soddisfano, sì, rimangono sofferte congetture inconcludenti. Ecco qui intorno, non è molto, ma prima di questo gelo, su rami già spogli radunati s'erano gruccioni per la stagionale partenza. Così certi pensieri affollati s'erano tutti nella mente mia. Per quale sogno? Conoscere il dio, saperne dire, conforto a me e agli assilli degli altri. E come quegli uccelli, vogliosi di più mite clima, svaniti sono, così le volatili congetture della mia mente, nulla più sono. Allora, io che mi sono arreso, devo chiedermi perché sognando del dio, egli abbia permesso il cocente fallimento di perdermi nella sterilità delle mie conclusioni. E' domanda retorica perché presuppone la conoscenza che ha visto fallire i tentativi suoi. Allora azzardo dicendomi che forse, sapendosi irraggiungibile dalla mia comprensione, egli ha voluto che la gioia di intravvederlo non sfociasse in dolorosa delusione. Ma questo non m'appaga! Però i gruccioni torneranno a primavera per cercar siti d'amore, così i miei pensieri tutti or caduti, cercheranno ancora di conoscere il dio per vero amarlo, perché l'amore vuol tutto sapere e si completa nello svelarsi reciproco. Ma sebbene nuovi, più penetranti, dovranno ancora rassegnarsi a poter poco e il mio sogno rimarrà vago. Ma sarà ancora il gelo di non poter raggiungere lo sperato? No, sicuro sono che non pervaderà l'anima tutta, avvelenandola! Svanir lo farà l'amore del dio! Ecco la mia scoperta! E' forse davvero molto il così intuito sulla natura sua. Sì, scarse sono state le capacità logiche della mente mia, ma questa è conquista raggiunta per altra via. E' qualcosa che ha riempito tutta, saturandola d'amore, quella parte non razionale, sito della gioia e del dolore, chiamata cuore, sì proprio il desiderato l'ha colmata! E che va messo? Vi ha certo ridestato le mie ingenuità di bambino, che mi vedevano felice alla comunione, perché speravo in quell'abbandono al sacro di avvicinarmi al mondo in cui volato era mio fratello! Eppure per lui e per me più ancora, non era nemmeno primavera!

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