Come
si ringrazia quella del cielo? Penso cercando di vivere come ella ci
vede. Certo io sono per lei ancora il bambino d'allora, che viveva in
sogno di sogni, quello che forse solo vagheggiava di correre per
campi assolati con la piccola dirimpettaia, capelli d'oro, tenendola
per mano! Non so più quanto davvero avvicinata, ché, scomparso mio
fratello, ero ancor più timido con le bambine e anche più
balbuziente. Piccolo difetto sarebbe solo molto dopo diventato e
piaciuto molto quando, emozionato, dicevo le prime cose tenere a
questa mia donna. Forse anch'ella mi vede tuttora il bambino che non
ha mai conosciuto, che sa ancora dirle e vivere con lei tenere favole, pur con assai rari balbettamenti ormai. Il bambino, assai tenero fatto dagli ultimi avvenimenti,bui ancor più per la paura di perderla. E io, bambino, ho chiesto alla madre mia che la madre nostra m'ascoltasse!
Ringraziare la donna del cielo, appena schiariti i bui avvenimenti vissuti nella paura di perdere quella di qui.
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