mercoledì 2 luglio 2014

Lettera a un amore lontano



Tanto pochi e brevi i nostri incontri che ricordare ne vorrei tutte le parole! Sai di me? Solo apparente lontano da te, dolce la vita mia è stata con questa donna, sì, come un anticipo di paradiso! E per te è stata così bella, o più ancora? Io ho continuato a sognarti felice con l’amor tuo novello. Ma poi che sarà di noi? Vorrei ritrovarti nel vero solo luogo d’amore in cui le parole tutte sono come una sola, quella che cuore sospira. E, il dio lo voglia, avrò l’eternità tutta per sussurrare il nome tuo alle stelle! Una risponderà! Ti piacerà questa compagna, pronuncia il mio nome con la dolcezza che tu sola avevi! Ricordi, ricordi le mie parole per te? Morte non sono, ne ho dette di simili a questa donna e ne ha sorriso, sempre di gioia! E le tue? Le hai dette al vento o alle stelle in notti d'incanto? Le hai dette all’amor tuo nella tenerezza? Se sì, sono state per me pure! Oggi sì lontana, ti so sola, persa, combattuta dalla malattia, che perfino le parole dell’anima ti nega, ed io, meschino, medico, non posso guariti! Ma prego la madre nostra di stringerti tra le braccia! Sì quest’angoscia così passerà! E la vita mia, la nostra, tutte passeranno e forse a breve saremo tutti tra le stelle, di lei incantati! Mitico è il mio linguaggio? Ma per me mito è qualcosa di meraviglioso, che sento vero in me e non so esprimere che sia! Oggi mi permette di parlarti, tu vero potendomi udire per quella del cielo, e di presagire un futuro, anche lontano, che veda anche te protagonista dei fatti del mio cuore, com’è oggi, pronuba la bella delle stelle, questo mio amore, e com’eri tu, noi ragazzi. È ancora quello che mi rende tollerabile l’oggi più buio ancora, sapendoti in angustie. Oh quanto credere perfino vorrei di poterti trasmettere un po’ di quel tenero conforto che dalla mia donna viene! E altro non so dirti o non posso, troppa è la pena che mi stringe!

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