venerdì 10 gennaio 2014

Nel dio

Quando tutto questo supereremo, ed è la fede questa possibilità, nel dio ci ritroveremo. Ma non sarà, credo, in un luogo, con le fattezze umane che la sensibilità personale e la fantasia potranno attribuirgli, ma in una condizione inedita. Sarà quella che sublimerà l'aspirazione al bene nella vita trascorsa, anzi sarà quel bene stesso, qui sempre oltre il potuto raggiungere, e comincerà dall'essersi ritrovati, spenta la morte. Tutt'intorno ricostruiremo la fisicità che meglio esprime questa coscienza di stare daccapo. Tu, credo, ti ritroverai in un bel giardino da cento essenze profumato e fiori variopinti tanti e insetti a ronzarvi e uccelletti a dirsi lor parole sugli alberi che l'incoronano. Assai più bello di quello che ora, assidua, coltivi con le tante erbette e frutti che ne trai, ché io ne gusti la fragranza. Ma lì non cercarmi, ché come ora questo cuore t'ha dentro, come conchiglia che la preziosità sua racchiuda e difenda, così allora sarà e lì quello che respiri, calpesti o tocchi io sarò e tu la perla. E sai cuore che è? Non la sede dei pensieri belli per te, ma questi pensieri stessi, e non solo il compiacersi narcisistico del pensato e saputo esprimere per il tuo diletto d'amata, debolezza di ogni amore terreno, ma più ancora, ché una sicurezza inaspettata vi nasce. Perché, che fanno? T'avvolgono tutta nel tentativo che il male non t'insidi e ti noccia e d'esserne capace forse solo illudono, ma illusione necessaria come scopo della mia vita. Insomma o il mio amore ti protegge, anche da te stessa, dalle brutture della vita che ti fanno dubitare che esso s'eternerà, o vacuo diventa e io più non ne vivo, ché mi diviene orpello, che ti infastidisce e dà peso, ché allora la sola paura di perdermi ti resterebbe. E a te, mi chiedo, che inducono i pensieri di quest'amore, che ti fanno dire anche di ingiusto verso te stessa? Se vero è quest'amore generoso, che vuol donarsi tutto, sprecarsi per me, piccola donna, allora il dio sperato c'è e m'è vicino. Così più ancora nella condizione nuova questo cuore vorrà darti certezza che il dio è alla portata del tuo amore e s'adopererà che il tuo cuore lo percepisca nell'afflato suo. Ma a me, al dono dei pensieri miei di qui, sempre tenterai di riferirti e dirai, Ecco tutto ciò che vedo, tocco, odoro, è certo la sua prossimità... Il povero amore che lui in vita offerto m'ha, e io l'ho raccolto meschino, grande s'è fatto e fin qui l'ho portato, fiore in me celato, e ne vivo pur ora! E sento che lui c'è, è la gioia stessa di star qui, lo rivedrò com'era sotto le stelle, ché ne sospira ancora il ricordo? Pregherò che avvenga! E io aggiungo dall'orgoglio della speranza di esser tanto ricambiato o dall'illusione, Lo voglia il dio!

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