giovedì 2 dicembre 2021

Le mie intuizioni

 Amo una piccola donna, allora un'altra, di cui questa mia penso immagine, so che c'è e dico che è Maria, la donna del “cielo” che mi ricambia d'amore. Amo la natura tutta con le meraviglie sue e la bellezza che v'è e il bene che vi accade, pur tanto contrastati. Allora un altro regno senza brutture né contrasti pur deve esserci e lo chiamo cielo. Tutti i sofferenti di qui, e il dolore me non risparmia, che amano nonostante, mi fanno pensare che deve esserci un luogo, un oltre, da qui lontano, che escluda ogni male, quell'oltre che Gesù, il Cristo, ha sognato dalla sofferenza sua per noi tutti. Questo mio amore, che mi fa esistere, pur tanto imperfetto, caduco nella essenza sua, ma presente, mi fa sperare già partecipe di uno senza i limiti dal male di qui, presso l'amore-persona, che chiamo Dio. Poiché l'amore deve essere canzone all'unisono, intuisco che Egli è il “tu”, invocato ma anche trascurato, che per il suo Cristo soffre dei manchi d'amore di noi tutti! Queste le mie intuizioni, questa tutta la mia speranza, e il cuore, la parte più riposta, la latebra dell'anima mia, mi dice che non erro!

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