lunedì 25 gennaio 2021

Paradiso sperato

 

Quanto somiglia quest'età alla prima di bambino! Gli stessi bisogni di attenzione e affetto, e tornano i sogni! Mi chiedo, quale il mio paradiso? Verde e ameno certo lo sogno, ma soprattutto da vivere almeno per il tempo che mi sia permessa novella opportunità di chiedere perdono a tutti. Ché allora, risanato dal concesso, richiesto, a qualcuno donarlo potrei. E l'amore? Poterlo chiedere daccapo a chi qui non l'ha capito e potuto assecondare e vivere proficuo con me. Anche a chi, qui accogliendolo, e dico della donna mia, ha poi subito con me l'amaro del distacco, anche se per piccola ora. Sì, chiedere, gridare a chi non potrà non sentire, il bene, il buono, il bello perduti, sopraffatti, sempre troppo presto, da quanto fa qui lo spessore del male. Ecco il vero sperato, è quello di poter considerare brutto sogno questa vita. Per quanto? Mi basterà un attimo appena, tutto il mio paradiso!


1 commento:

  1. Quale il mio paradiso? Poter vedere il sempre troppo lungo soggiorno qui, come un esilio!

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