Trasforma
l'amore? Già amare fa vivere in armonia con l'altro, rinunciando
così a qualcosa del proprio sé, ma col tempo sempre più si fanno
propri i suoi interessi, le sue aspirazioni, i suoi sogni e si
finisce con l'esistere per l'altro, per la sua serenità, per la
felicità sua! Non solo si è una persona diversa, ma trasformati un
po' o tanto nell'altra! E amando il dio che c'è di simile? Si
finisce con l'esistere per farlo esistere per l'altro, ché la
persona cara lo ami e se ne senta amata, con la certezza che l'amore
qui scambiato abbia così superato la dimensione umana, non viva più
ai margini del bel giardino fiorito, appena intravisto, ma i cuori
amanti ci stiano dentro! Amare il dio è divinizzare l'amore, è
prestare a lui, i propri occhi, le mani, le orecchie, ché guardi,
tocchi, sfiori, senta la persona amata e i sospiri suoi, è far così
che sia suo quel cuore tanto gelosamente celato, attento ai più
piccoli suoi moti!
C'è una persona cara nella propria vita? Si ama il dio anche perché essa se ne senta amata e lo ami!
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