sabato 10 febbraio 2018

Insegnami ad amarti!

Perché ancor dico, Insegnami ad amarti!, a questa piccola donna? Trascorsa ho la mia vita prima, tutta buia, poi effimeri brillii di stelle nel cuore, le poche mie donne. Ma vero so delle donne? Anche di questa, sì lungo sodalizio, ma assai poco dell’anima sua!
Che si fa per amore, lo so io? Si dona e non si domanda contraccambio, ma si riceve quasi sempre assai più del donato, e massima ne è la riconoscenza anche taciuta, si perdonano piccoli screzi o più, si trovano attenuanti sempre per un comportamento con delusione subito, si ci rammarica di non esser capaci di più di fronte al bisogno dell’altro, si soffre del suo dolore e si gioisce di ogni suo bene! Ma che occorrerebbe per render l’altro vero felice? Quando si ama una piccola donna, e di simile a lei certo accade, non basta desiderare di donarle il proprio cuore e svuotarlo tutto del bene e del bello che vi abita, occorre conoscere il suo! Questa è una corsa a due o al nulla o al tutto, al dio. Se al nulla, qui tutto il bene da donare all’amata e allora si sprema del possibile il proprio cuore! Altrimenti qui solo condivise, come in un bell’anticipo, le capacità, che verranno sublimate, d’amare! Dove, quando? Non ha molta importanza, sarà forse non in un posto, accadrà come un evento! E allora, pur avendo la speranza che tutto non finisca, e me lo dice proprio l’esigenza di donarle tutto l’atteso suo, le dico nei momenti di tenerezza, Insegnami, si fa sera!


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